ITALIA DEMOCRATICA.

I legali di Berlusconi chiedono il condono


MILANO (Reuters) - I giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano, dove si celebra il processo per i presunti illeciti nei diritti televisivi Mediaset, hanno rigettato oggi la richiesta presentata dai legali dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e altri imputati di condonare i reati di falso e frode fiscale fino a tutto il 1999. Secondo i giudici, la questione "non è decidibile in questa fase del procedimento perchè è una questione che attiene al merito e quindi verrà decisa successivamente". Nel processo, l'accusa ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti televisivi a due società off-shore di Fininvest -- la holding che controlla il 35,5% di Mediaset -- le quali li avrebbero rivenduti a prezzo maggiorato a Mediaset, per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Berlusconi. In un secondo troncone del processo, lo scorso ottobre il gup Fabio Paparella ha rinviato a giudizio Berlusconi e l'avvocato inglese David Mills, sull'ipotesi di accusa che l'ex-presidente del Consiglio nel 1997 fece inviare 600.000 dollari all'avvocato inglese come ricompensa per non aver rivelato in due processi, in qualità di testimone, le informazioni su due società off-shore estere usate per creare fondi neri. La prima udienza del processo è fissata per il prossimo 13 marzo. Sia Berlusconi sia Mills hanno sempre respinto le accuse e Mediaset ha ribadito a più riprese in diverse note la propria correttezza e trasparenza. CHIEDERE IL CONDONO PRIMA DELLA SENTENZA VUOL DIRE UNA SOLA COSA: DICHIARARSI COLPEVOLI.