ITALIA DEMOCRATICA.

Financial Times e raffronto Prodi/Berlusconi


                          PRODI BATTE BERLUSCONI 4 a 0Qualche giorno fa il Financial Times commentava: " Il primo governo Prodi si caratterizzo' per competenza economica riuscendo a far entrare l'Italia nell'euro e il suo secondo governo si é gia' distinto per ridurre il deficit pubblico. Per contro il governo Berlusconi si é caratterizzato per il suo populismo, assenza di disciplina sui conti pubblici e fallimento delle riforme". Giudizio severo. Proviamo a un raffronto tra Governo Berlusconi e primo governo Prodi (un raffronto col nuovo governo Prodi é prematuro anche se i primi risultati , in termini di crescita economica, riduzione evasione fiscale e controllo del debito sono confortanti). Vediamo: DEBITO PUBBLICO: Al momento dell'insediamento del primo governo Prodi (1996) il debito era 124% del Pil. Durante la legislatura é sceso di 3 punti l'anno. Nella successiva legislatura é rimasto sostanzialmente stabile con un trend a ricrescere negli ultimo due anni. OPERE PUBBLICHE: Uno studio dell'ANCE (associazione nazionale costruttori edili) afferma che le spese in opere pubbliche del governo Berlusconi sono state inferiori del 10-15% rispetto a quelle sostenute nella precedente legislatura. CRESCITA/ Un recente rapporto della commissione europea evidenzia che la crescita del Pil in Italia nel periodo 2002-2005 é stata di ben 3.06% inferiore alla media europea. Nel periodo 1997-2001 la crscita del Pil italiano é stata dell'1% superiore alla media europea!!! Giù le tasseProdi ritiene ormai maturo avviare la riforma costituzionale che dovrà portare al "federalismo fiscale" per dare "solidità alla ripresa". "Ero consapevole che con alcune misure avremmo corso il rischio di un calo di popolarità. Ma era inatteso che dessero già risultati così forti e così rapidi. Ci sono gli elementi per poter ricominciare dopo il risanamento ad essere soddisfatti e poter dire che la nostra onesta strategia, aver dato le giuste medicine al sistema, è stata giusta", ha aggiunto Prodi. E poi: "I dati sul Pil sono assolutamente confortanti, soprattutto riguardo all'ultimo quadrimestre. Il risanamento è avvenuto, l'indebitamento strutturale è sotto il 3%, pari al 2,4%. Il rapporto deficit-Pil pari a 4,2% contiene alcune voci che erano state indebitamente escluse, ma sono straordinarie".