ITALIA DEMOCRATICA.

IL MICROCREDITO


IL PREMIO NOBEL 2006 MUHAMMAD YUNUS DOVREBBE ESSERE NOMINATO SENATORE A VITA PER AVERE PERMESSO A 85.000 MENDICANTI DI FARSI UNA VITA MIGLIORE. LA BANCA DOVREBBE AIUTARE TUTTI, ANCHE QUELLI CHE NON HANNO SOLDI. LE NOSTRE BANCHE, INVECE, SE NON HAI UNA CASA DA DARE IN PEGNO, NON FANNO CREDITO. ANZI DEVI STARE MOLTO ATTENTO PERCHE' SE COMPRI PAGANDO A RATE CI SONO TASSI ALTISSIMI.                                 OCCORRE SOSTENERE LE BANCHE ETICHEUna Banca etica è un normale istituto bancario che, però, opera sul mercato finanziario con criteri legati all'etica.Una banca etica fornisce quindi alla propria clientela i normali servizi bancari muovendosi, però, nell'ambito di particolari criteri (diversamente definiti da istituto ad istituto) nella selezione degli investimenti sui quali concentrare il risparmio raccolto; inoltre, al pari delle cosiddette Banche dei poveri, le banche etiche operano spesso anche nell'ambito del microcredito fornendo, a clientela particolarmente disagiata (in tipici casi ove tale clientela ha estrema difficoltà a usufruire dei canali finanziari tradizionali), prestiti di importo anche molto basso ed a interesse relativamente basso.L'attenzione all'etica nell'operatività bancaria comporta che un altro obiettivo di queste banche sia, solitamente, garantire al cliente la massima trasparenza su quali investimenti verrà impiegato e come sarà gestito il risparmio raccolto:escludendo impieghi in settori che, pur maggiormente remunerativi, possono non essere consoni ad una visione "etica" dell'impiego del denaro (es: fondi di investimento che comprendono azioni di aziende implicate in produzione o compravendita di armamenti, o aziende inquinanti, ...): uno degli strumenti utilizzati per la selezione degli investimenti è l'Ethical Screening (o selezione etica), cioè la pratica di includere o escludere determinati investimenti dal portafoglio selezionabile dai clienti dell'istituto bancario sulla base di giudizi etici sulle attività sottostanti ciascun investimento; fornendo direttamente al cliente la possibilità di scegliere i settori di impiego del risparmio (es: socio-educativo, tutela del territorio, ecc.). In Europa, dagli anni '70, del secolo scorso sono nate diverse banche che si conformano a questi criteri, svolgendo operazioni di piccolo finanziamento (il cosiddetto microcredito) anche nei Paesi in via di sviluppo, o promuovendo il finanziamento di strutture di commercio di prodotti alimentari e di piccolo artigianato verso i paesi maggiormente sviluppati, attraverso canali commerciali paralleli alla normale distribuzione.In Italia lo sviluppo di un sistema bancario di questo tipo è passato attraverso piccoli gruppi di Mutua Autogestione, le cosiddette MAG, tutt'ora presenti, che hanno contribuito sia allo sviluppo del microcredito, sia alla nascita di punti vendita per il commercio di prodotti provenienti dal terzo mondo e da cooperative sociali. Negli anni '90 è stata costituita in Italia la Cooperativa verso la Banca Etica che ha poi portato alla fondazione della Banca Popolare Etica di Padova.Attualmente questa tipologia di mercato è in pieno sviluppo, ed anche alcune banche di tipo tradizionale offrono investimenti in fondi definiti "etici", che, tipicamente, devolvono una parte del proprio ricavato in qualche iniziativa benefica.Famosa, ma non etica, è la Banca RasiniLa Banca Rasini era una piccola banca milanese, nata negli anni '50 ed inglobata nella Banca Popolare di Lodi nel 1992. Il motivo principale della sua fama odierna è che tra i suoi clienti principali si annoveravano Pippo Calò, Totò Riina, Bernardo Provenzano (al tempo, uomini guida della Mafia) e l'imprenditore e uomo politico Silvio Berlusconi, il cui padre Luigi Berlusconi ivi lavorava come funzionario. Le dichiarazioni di Michele Sindona sulla Banca Rasini, la fanno citare più volte da Nick Tosches, un giornalista del New York Times, nel suo libro I misteri di Sindona, e l'hanno resa nota tra gli studiosi internazionali che si occupano della storia della Mafia italiana.