ITALIA DEMOCRATICA.

Proposta per il controllo dei politici


Dato che i politici decidono ciò che vogliono e fà loro comodo, senza freni, visto che la Corte Costituzionale ha lasciato che il Parlamento facesse una legge elettorale, in cui non è il cittadino a scegliere i rappresentanti, ma i segretari dei partiti, noi cittadini dobbiamo organizzarci per riappropriarci dei nostri diritti, che ora sono in mano a poche persone, che ci trattano come imbecilli. L'ideale sarebbe una riforma della Costituzione, eseguita solo da cittadini, che poi non potranno candidarsi a cariche politiche, in cui si mettano ben in chiaro i poteri dei singoli organi ( Parlamento, assemblee regionali, provinciali, comunali e di ogni altro organo elettivo), e che solo su tali materie possano deliberare.Occorrerebbe istituire una specie di TRIBUNO DEL POPOLO, che impedisca, con un veto, le leggi ingiuste, antipopolari che tolgono diritti al popolo o che danno privilegi ai politici. Il TRIBUNO del popolo dovrà vagliare anche le leggi che riguardano gli stipendi dei politici, ad ogni livello. A Roma  ci sarà un TRIBUNO che controlla le leggi del Parlamento e poi in ogni regione ci sarà un TRIBUNO che controlla tutte le leggi regionali, provinciali e comunali, per impedire che i politici si attrinbuiscano dei privilegi. Il TRIBUNO controllerà che gli stipendi siano in media con quelli europei delle tre maggiori nazioni: Germania, Francia e Inghilterra e controllerà che non si istituiscano organismi ( Consorzi, enti pubblici..) inutili.Il TRIBUNO sarà eletto ogni tre anni e tra una carica e l'altra devono passare tre anni. Non potrà candidarsi per più di tre volte.  Il primo passo sarà quello di costringere i partiti ad approvare l'elezione di un'Assemblea costituente, o quelle modifiche, che prevedano l'istituzione di un TRIBUNATO DEL POPOLO che controlli gli organi elettivi.Lascio ai lettori proporre delle azioni per arrivare all'obiettivo indicato