ITALIA DEMOCRATICA.

I POLITICI. PURTROPPO IN UNO STATO SONO NECESSARI


Se guardiamo agli effetti della guerra in Irak notiamo che BUSH ha voluto intervenire, dichiarando che Saddam  Hussein era pericoloso perché aveva armi di distruzioni di massa.Spinto da interessi vari, petrolieri e produttori di armi,  coinvolge la fedele alleata Gran Bretagna, bombarda l'Irak ed entra in uno Stato indipendente con un esercito costosissimo. Causa DANNI ENORMI, uccide decine di migliaia di persone, e non trova niente.  Si scatena la reazione degli irakeni che iniziano una terribile guerriglia ed Al Qaeda trova terreno fertile per fare proselitismo. A questo punto uno dovrebbe scusarsi, pagare i danni ed andarsene, invece resta per "normalizzare" la situazione, chiede l'aiuto anche altri paesi, fra cui l'Italia. Ci sono gli islamci che non vedono di buon occhio questa assurda crociata, e attaccano le truppe di occupazione senza fare tante distinzioni. Per loro i  cristiani sono dei nemici da uccidere ovunque. Muoiono decine di soldati italiani, centinaia di altri soldati occidentali e migliaia di soldati americani. Inoltre, cominciano le lotte interne tra sunniti e gli altri gruppi religiosi o etnici, dando vita ad una guerra civile insanabile. Fortunatamente, i soldati italiani, che hanno dato solo una mano per la ricostruzione, sono ritornati. Ieri, nella  conferenza per l'Iraq, i capi dei paesi arabi e dei paesi partecipanti alla guerra, si sono riuniti per affrontare la situazione. Gli italiani, oltre ad avere dato un contributo di vite umane e sostenuto spese non indifferenti, per la missione in Iraq, hanno deciso di condonare il debito irakeno di 2,4 miliardi di euro.Per colpa dei politici, Bush, Blair ed altri, si è fatta una guerra dannosa e costosa. I popoli, americani, irakeni, italiani, hanno avuto gravi danni. I petrolieri, i produttori di armi si sono arricchiti, e i politici non hanno pagato un prezzo adeguato per i loro gravi errori. Bush non può essere eletto comunque, avendo fatto due mandati, Blair ha fatto undici anni di governo e tira avanti nonostante l'impopolarità, e i governanti italiani che hanno mandato i soldati italiani in Irak a rischiare la vita, sono sempre sulla cresta dell 'onda. I sondaggi li danno addirittura vincenti.Chi ci rimette per i 2,4 miliardi di euro donati all'Irak? I soliti poveri. Quelli che non sovvenzionano i partiti.