ITALIA DEMOCRATICA.

CONFLITTO DI INTERESSI


Intanto, dopo il no di Mastella, arriva anche l'opposizione di Antonio Di Pietro (ma per ragioni opposte rispetto all'Udeur), mentre il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, insorge contro una "legge eversiva e incostituzionale" e un blind trust "ammazza-aziende, strumento per realizzare sostanziali espropri". Tre, invece, i punti fondamentali del provvedimento che l'Italia dei valori chiede di modificare. Va inserita, secondo Antonio Di Pietro, "una norma che preveda l'ineleggibilità, quindi la non candidabilità in Parlamento, dei condannati con sentenza penale passata in giudicato", poi "l'incompatibilità per chi, in conflitto di interessi, non rinunci in toto alla propria attività nel caso di un incarico di governo". Infine, insiste Di Pietro, "l'ineleggibilità, e non l'incompatibilità, di coloro che non si liberino del proprio conflitto sei mesi prima di candidarsi". Insomma, per Di Pietro "una legge sul conflitto di interessi che non inserisca le vere cause e ragioni dell'ineleggibilità e dell'incompatibilità finirebbe per essere solo una legge che copre di ipocrisia lo stato di illegittimità esistente e persistente".