ITALIA DEMOCRATICA.

Furti di denaro legalizzati: finanziamenti ai giornali


DA REPORT. INCHIESTA SUL FINANZIAMENTO AI GIORNALIIOVINE:"Lo stato finanzia l’editoria per circa 700 milioni di euro all’anno. A chi, come, e soprattutto a che titolo vengono spesi questi soldi? Poiché in Italia si legge poco e nessun giornale riesce a vivere di sole vendite, nel 1981 fu approvata una legge, pensata proprio per dare sostegno ai giornali di idee, come i giornali di partito, penalizzati dal mercato e non sorretti dalla pubblicità e allegati. Ma nell’inchiesta di Bernardo Iovene scopriamo che in realtà i giornali considerati di partito oggi in tutto prendono il 5% degli stanziamenti. E allora il restante 95% a chi va? I lettori dei quotidiani non lo sanno, mentre lo sanno bene gli editori, che incassano corposi contributi su spese telefoniche, elettriche e costo della carta. Una fetta di finanziamenti va poi a una galassia di giornali che hanno ottenuto l’accesso ai finanziamenti grazie alla firma di due deputati, spesso di schieramento opposto, che hanno dichiarato l’appartenenza della testata a un movimento politico. Come il Giornale d’Italia, ‘Organo del movimento unitario pensionati uomini vivi’, che gira parte dei suoi contributi alla Lega. Ma non sono i soli, ci sono anche le Tv locali, per esempio Teleoggi, con i soldi pubblici ha “ringraziato” l’ex ministro Gasparri per l’attenzione dimostrata. Anche Radio Padania e Radio Maria incassano. E anche il quotidiano “Sportsman, Cavalli e Corse”. Alla fine della fiera i giornali prendono un sacco di soldi ma i giornalisti precari e sottopagati sono sempre di più."N.B. LA MONDADORI, DI SILVIO BERLUSCONI, PRENDE 30 MILIONI DI EURO.PROPONGO DI RIDURRE IL FINANZIAMENTO A 7 MILIONI DI EURO L'ANNO E RISERVARLO SOLO AI PRIMI DUE ANNI DI VITA DI UN GIORNALE E AI GIORNALI ORGANI UFFICIALI DEI PARTITI. POI DEVONO VIVERE AUTONOMAMENTE E NON A SPESE DEL CONTRIBUENTE.