ITALIA DEMOCRATICA.

Ci hanno spremuto per 5 anni


Meno Sprechi, Meno TasseVia S. Francesco D’A., 124121 B E R G A M OTel. 035/271105  Fax 035 4178997e-mail: gmorstabilini@bastasprechi.orgwww.bastasprechi.org                                                                        Ai soci e/o sostenitori                                                                        Oggetto: La Lega organizza lo sciopero fiscale?            Strano che la Lega si accorga solo adesso che gli Italiani pagano troppe tasse! Perchè non le hanno ridotte nel corso dei cinque anni di Governo Berlusconi? Perchè la spesa pubblica corrente invece di venire tagliata come avevano promesso in campagna elettorale, alla fine dei cinque anni del loro governo risultava aumentata di oltre il 25 per cento? Perchè non hanno abolito l’Irap? Perchè non hanno tagliato gli sprechi osceni di denaro pubblico? Come fanno ad avere il coraggio di presentarsi come salvatori della Patria quando sanno che milioni di Italiani hanno costretto il buon Gian Antonio Stella e il suo amico Sergio Rizzo a 18 ristampe del loro volume “La casta” nel giro di due mesi? Gli Italiani dovrebbero ancora dare fiducia a questi politicanti?L’unico motivo vero della loro rivolta fiscale è quella di cavalcare il malcontento della gente per riprendersi il potere e continuare a spartirsi in modo clientelare l’ingente somma di tasse da noi pagate: oltre 397,4 miliardi di euro nello scorso anno.L’unica speranza viene dai comitati spontanei di gente comune che sono sorti in varie parti del Paese. Gli imprenditori e i loro dipendenti devono rendersi conto che nessuno dei partiti attualmente al potere hanno a cuore le sorti di questo Paese.  Smettiamola di farci prendere in giro da Berlusconi e Bossi. Anche se cambiano nome e mettono facce nuove (Michela Brambilla) penseranno solo ed esclusivamente al loro interesse privato come hanno sempre fatto. Visco,  Prodi, Veltroni: burocrati che pensano solo ad acquisire i voti dall’immenso settore statale e parastatale e costringono le imprese alla chiusura. Tagli agli sprechi: solo chiacchere. Dobbiamo mettere in previsione la riduzione di un milione di dipendenti statali e parastatali. Abolire gli enti inutili.Dobbiamo renderci conto che dobbiamo pensare anche alla cosa pubblica, non possiamo pensare solo alle nostre officine, ai nostri studi, ai nostri negozi.In una economia globalizzata, le nostre aziende non sono più competitive. Non possiamo sostenere un costo della politica così alto.L’ultima speranza è che i tanti comitati spontanei riescano ad unire le forze e la parte onesta del Paese riesca ad avere il sopravvento sulla parte parassita che occupa tutto il potere. Alcuni li trovate sul nostro sito (link). Altri li aggiungeremo nei prossimi giorni, sono in corso contatti molto, molto promettenti.Per prima cosa: aboliamo l’IrapAllo scopo di spremere oltre ogni limite le nostre aziende, l’On Visco una decina di anni fa riuscì a fare approvare una imposta calcolata sugli utili aumentati di alcuni costi molto significativi come i costi del personale, per interessi passivi, per compensi agli amministratori, perdite su crediti.            Solo un Paese ormai rassegnato a tutto poteva sopportare per oltre dieci anni un’imposta come  l’IRAP, Imposta sui Redditi delle Attività Produttive!Prendiamo il caso di una società del settore metalmeccanico alle porte di Bergamo. Riassumo i dati:Differenza tra costi e ricavi prima del calcolo delle imposte dirette = 130.000,00 euro di utile.Si calcola l’Ires ( imposta sui redditi delle società) aliquota 33% su 130.000,00 più 40.000,00 euro di costi “dichiarati dal Fisco indeducibili” riguardano l’Ici (imposta comunale sugli immobili), il 50% dei costi di autovetture anche se utilizzate in modo esclusivo nell’azienda, il 50% dei costi dei telefoni cellulari,  costo dei cellulari, le multe per infrazioni al codice della strada, le perdite su crediti non documentate, secondo il Fisco, in quanto i clienti sono spariti e quindi è inutile chiedere l’apertura di una procedura fallimentare. Più altri cento piccoli costi non deducibili. Esempio spese per il pranzo con gli agenti stranieri. La fattura del ristorante (totale fattura perchè l’iva non è detraibile) è considerata spesa di rappresentanza e quindi detraibile solo per un terzo, ma in cinque anni. Ossia può detrarre un quindicesimo nel 2004 e la stessa cifra per i quattro anni successivi.Ires 33% su 170.000,00          =   56.100,00Calcolo dell’IRAP:Utile      130.000,00costo del personale dipendente   1.630.000,00compensi agli amministratori     100.000,00interessi passivi      140.000,00perdite su crediti per clienti falliti        40.000,00costi non deducibili 40.000 meno l’Ici deducibile ai fini Irap        30.000,00Totale imponibile Irap 2.070.000    =========Irap  4,25% su 2.070.000      =     87.550,00 Totale imposte sul reddito   56.100,00 + 87.550,00      =   143.650,00Ossia le imposte sul reddito sono oltre il 110 per cento dell’utile prima delle imposte.Da un utile di euro 130.000,00 alla fine la società si trova con una perdita di 13.650,00 euro.Naturalmente le imposte dirette si mangiano tutto l’utile netto, ma come si vede nel prospetto sopra riportato la società ha già pagato l’Ici per 10.000,00 euro, ha già pagato l’iva non detraibile sulle autovetture, l’iva non detraibile sui telefoni cellulari, tasse vidimazioni libri sociali, tassa annuale iscrizione alla Camera di Commercio, tasse deposito bilanci presso il registro Ditte, valori bollati sui vari contratti.Se consideriamo anche queste imposte e tasse, la percentuale del carico fiscale  per la società in questione non è pari al 110 per cento: è ancora di più!Come sopperire al mancato introito di 33 miliardi di euro rappresentati dall’Irap?  Noi proponiamo di abolire gli incentivi alle imprese per 22 miliardi (la maggior parte non si capisce in quali tasche vadano a finire) e siamo già ai due terzi dell’opera.  Per la differenza c’è l’imbarazzo della scelta: 1) abolizione delle Province, visto che dovevano venire abolite quando sono state create le Regioni, 2) Taglio degli sprechi pubblici, a partire dai 46 palazzi utilizzati dai politici, ne bastano quattro, 3) Taglio del 90% delle auto blu, 4) Riduzione degli sprechi in materia sanitaria (vedi regioni Lazio e Calabria), 5) licenziamento dei nullafacenti della pubblica amministrazione come ad esempio il personale assunto come autista ma che non possiede la patente o i 2202 dirigenti a libro paga della Regione Sicilia, 6) Abolizione degli enti inutili.Bergamo, 24 agosto 2007Giovanni Morstabilini