ITALIA DEMOCRATICA.

MASTELLA: abile approffittatore.Coglie al volo le occasioni.


 I magistrati non hanno la benzina per le auto ma il ministro della Giustizia non lesina certo sul carburante. Soprattutto quando si tratta di accontentare amici e famiglia. E concedersi una bella gita domenicale. Sì, perché per l'escursione al Gran Premio di Monza Clemente Mastella non ha badato a spese, tutte però a carico di altri. Il Guardasigilli ha volato da Salerno a Milano con l'aereo di Stato. Non un jet qualunque, ma l'Air Force One italiano: uno dei lussuosi Airbus presidenziali, praticamente una suite con 40 poltrone e ogni genere di comfort. Un velivolo di alta rappresentanza, roba da far invidia a sceicchi e magnati: la Rolls Royce con le ali costa oltre 55 milioni di euro. Poi dalla zona militare di Linate, in teoria una fortezza inaccessibile, il ministro è passato all'area Vip dello scalo milanese.  Lì Mastella si è accomodato su un meraviglioso elicottero privato, un potente Agusta 109 con salottino interno, diretto verso l'autodromo. Nessuno sa chi ha saldato il conto per questa navetta, prenotata per uso esclusivo del leader Udeur. La società che la gestisce - la Avionord - risulta aver noleggiato molti voli per gli ospiti più eccellenti delle case automobilistiche. È stato forse Flavio Briatore a omaggiare l'amico Clemente di quel tour con vista sui tetti del Duomo che ha permesso di scavalcare tutte le code per planare nel giro di dieci minuti direttamente nei box di Monza? Il tutto grazie al jet dell'Aeronautica militare, che ha imbarcato anche il giovane Elio, un portaborse e due uomini di scorta. Lo stesso gruppo ripreso dalle foto de "L'espresso" mentre cammina allegramente dall'aereo governativo verso l'Agusta a noleggio. GIANCLUCA DI FEOBISOGNA PRECISARE CHE ERA OSPITE SULL'AEREO MESSO A DISPOSIZIONE DI RUTELLI, IN MISSIONE UFFICIALE, PER LA PREMIAZIONE DEL GRAN OREMIO DI MONZA. PRATICAMENTE MASTELLA E FIGLIO HANNO USUFRUITO DI UN PASSAGGIO.RIGUARDO ALL'ELICOTTERO NON SI SA CHI HA PAGATO. Per gli aerei di Stato spesi 179 mila euro al giornoStanno diminuendo, ma restano ancora uno dei privilegi più ambiti. E a poco servono gli esempi di Prodi e Padoa-Schioppa che spesso usano aerei di linea. Gli uomini di Stato non rinunciano ai voli con i jet vip dell’Aeronautica. Il record risale al 2004, quando Airbus e Falcon non avevano un attimo di tregua per portare in giro gli esponenti del governo Berlusconi. E oltre alle squadriglie militari ci sono quelle dei servizi segreti e i Falcon noleggiati dall’Eni. Risultato? Nel 2005, ci sono state 37 ore di volo al giorno per una spesa quotidiana di 179.452 euro.