ITALIA DEMOCRATICA.

Quer pasticciaccio brutto de Piazza Kennedy


Il Movimento Politico dei Cittadini segue con attenzione la grave situazione di stallo che contrappone i ricercatori precari al Ministro dell'Universita' Fabio Mussi. Quest'ultimo infatti, dopo aver impiegato ben quattro mesi per accogliere la richiesta di incontro avanzata dalle Organizzazioni delladocenza, e nonostante essersi impegnato a un confronto serrato su tutte le questioni universitarie, ha smesso da mesi di incontrarre le stesse Organizzazioni. In seguito, dopo le false speranze legate alla stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione inserita in finanziaria, non applicabile alle Universita', il Ministro pare stia chiudendo le porte alla tanto attesa apertura dei concorsi. Al contempo le tanto annunciate riforme tardano anche solo ad essere annunciate, mentre gli unici risultati conseguiti di recente sono l'emanazione di un nuovi regolamenti per i ricercatori ed i dottorati di ricerca (peraltro non scevri da critiche e dubbi).Il MPC ritiene vi sia bisogno di una riforma dell'Universita' che ne affronti i problemi strutturali in modo complessivo, riconoscendo nei giovani ricercatori la chiave di volta del futuro dei Saperi italiani.Pertanto appoggia come base di partenza le richieste dell'Associazione Nazionale Docenti Universitari (ANDU), sintetizzate in:- Stato giuridico nazionale dei docenti collocati in un ruolo unico;- Ingresso nel ruolo docente per concorso nazionale e passaggio di fascia per idoneita' nazionale individuale;- Commissioni interamente sorteggiate e composte di soli ordinari;- Distinzione tra tempo pieno e tempo definito;- Trasformazione del ruolo dei ricercatori in terza fascia di professore;- Periodo pre-ruolo massimo di 3 anni con adeguata retribuzione, diritti e liberta' di ricerca;- Bando nei prossimi anni di almeno 20.000 posti di terza fascia.- Atenei governati da strutture interamente elettive. La composizione e i compiti delle strutture degli Atenei devono essere normati dalla legge.- Universita' rappresentate da un unico Organo di autogoverno;- Riconoscimento di specifici ruoli alle Conferenze nazionali dei Rettori, dei Presidi e dei Direttori di Dipartimento.