ITALIA DEMOCRATICA.

BASTA FINANZIARE I RICCHI!!!


NON SIETE STANCHI DI FINANZIARE L'UOMO PIU' RICCO D'ITALIA ED AL 24° POSTO NEL MONDO? DA LA CASTA DEI GIORNALI DI BEPPE LOPEZ: "La Mondadori,( cioè BERLUSCONI ) notoriamente, non ha un quotidiano. Si accontenta, diciamo così, di fare la parte del leone in edicola con i periodici e in libreria con i libri. Come la prendereste se vi dicessero che, solo sotto forma di credito di imposta sulle spese sostenute per l’acquisto della carta in un anno, l’azienda di Silvio Berlusconi è stata da noi sostenuta con un contributo di 10 milioni di euro? E che in un solo anno risulta aver avuto dallo Stato uno sconto, per le spedizioni postali, di quasi 19 milioni di euro? Tutti conoscono Giuliano Ferrara e il suo Foglio, Vittorio Feltri e il suo Libero, Antonio Polito (poi sostituito da Paolo Franchi) e il suo Riformista. Pochi sanno che costoro possono fornire il loro esuberante apporto alla vita politica e istituzionale del Paese grazia al nostro diretto apporto economico. Insomma ci costano complessivamente più di 12 milioni di euro.” Naturalmente anche gli altri giornali prendono denaro pubblico.Sempre da Beppe Lopez, La Casta dei giornali, ed. Nuovi Equilibri"Ora che sono scomparsi compositori, linotipisti e impaginatori, lo stampatore è rimasto l'unico nei giornali a tenere alta la bandiera dell'arte tipografica. Si può immaginare, dunque, l'avvilimento dei rotativisti dell'Unità quando ogni notte sono costretti a produrre 16 mila copie di scarto per consentire alla Nuova Iniziativa Editoriale S.p.A. di incassare dallo Stato, solo con esse, 250 mila euro annui di contributi, che concorrono a quelli che complessivamente le spettano (6,5 milioni di euro) per il fatto di stamparne ogni notte 120 mila, anche se potrebbe mandarne in edicola solo 80 mila, visto che se ne vendono meno di 60 mila. Una resa del 50% di copie non si era mai vista prima dell'avvento delle provvidenze per l'editoria.Ma si è visto e si vede anche di più, Europa, il quotidiano della Margherita, notoriamente vende sotto le 5 mila copie, diciamo molto sotto. Eppure, per incamerare più di 3 milioni di euro l'anno in pubblici contributi, la sua amministrazione deve farne stampare 30 mila copie. Sapendo perfettamente che fine faranno: al macero. Con quanti danni per l'erario, per la dignità professionale di tutte le persone coinvolte e persino per i boschi e per i polmoni dell'umanità, è facile immaginare."Non sarebbe ora che abolissero i finanziamenti ai giornali?