ITALIA DEMOCRATICA.

BASTA POLITICHE PER LE LOBBY


Non amo Prodi, D’Alema, Veltroni, Dini e vari politici del centrosinistra, per evidenti errori politico-economici.Questi signori hanno governato cercando accordi sottobanco con Berlusconi al tempo dei referendum sulle tv, gli hanno concesso l’entrata in Parlamento pur essendo in vigore una legge, in difesa della democrazia, che impediva alle grosse potenze economiche di entrare in Parlamento. Hanno permesso che la campana degli imprenditori avesse il sopravvento su quella della gente comune, del lavoratore e del consumatore.Questi politici, per avere i finanziamenti ai loro partiti, da parte degli industriali, hanno sempre concesso aiuti economici a pioggia, facendo credere che l’economia ne avrebbe beneficiato. In realtà questi soldi raramente hanno dato frutti in tal senso, ma sono serviti per arricchire i singoli industriali. Questo perverso scambio di favori tra politici ed industriali è un danno alla democrazia, perché non viene messo nel programma che gli elettori del centrosinistra votano e poi si trovano a dover sostenere un governo che, invece di aiutare i deboli, corre in soccorso dei ricchi. Inoltre questi continui regali agli imprenditori, che sono sempre avvenuti, rendono l’industriale poco propenso ad investire nella ricerca per poter competere e sopravvivere perché sa che avrà gli aiuti per mantenere in piedi la fabbrica, dato che altrimenti gli operai si troverebbero in mezzo alla strada. Fortunatamente, negli ultimi anni, gli aiuti agli imprenditori sono stati indirizzati alla riduzione delle tasse ( riduzione del cuneo fiscale, riduzione IRES e riduzione IRAP ) e non dati a pioggia. Però il volpone Montezemolo non è ancora contento. Appena ha sentito di riduzione di tasse sui salari si è fatto avanti con altre richieste, sempre per gli industriali.Se si vuole sviluppare l’economia bisogna fare in modo che i potenziali compratori siano in grado di spendere. In Italia circa l’80% degli italiani si è impoverito, mentre il 20% si è fortemente arricchito. Finora non è stato fatto niente per invertire la tendenza. Le banche, le assicurazioni, i produttori, i venditori, i vari liberi professionisti continuano a dettare legge, mentre i cittadini consumatori continuano a subire. Le liberalizzazioni fatte, sono mal tollerate dalle banche e spesso non prevedono punizioni certe, se le stesse non le rispettano. Vari venditori continuano ad imporre la garanzia di un anno, mentre la legge ne prevede due ed hanno troppa libertà sui prezzi. E’ una lotta continua per avere il rispetto delle condizioni di legge. I partiti, per non dipendere dai finanziamenti delle lobby, devono approvare una legge che proibisca i finanziamenti dei privati ( escluso la tessera) o dei gruppi industriali, in modo che non ci siano figli e figliastri.© 2008 Copyright Comincialitalia.net SU LA VOCE: IL COMMENTO http://www.comincialitalia.net/extra.asp?id_tipologia=31&view=all