ITALIA DEMOCRATICA.

DA MANI SPORCHE


Riporto un brano tratto da "Mani Sporche", libro pubblicato da Chiarelettere e scritto da Barbacetto, Gomez e Travaglio, dal titolo "Epurazioni senza diktat" (pag.149)."Nell'autunno-inverno del 2003, mentre si combatte la battaglia dei processi toghe sporche, la Rai provvede ad altre violente epurazioni contro giornalisti e attori satirici invisi al premier e alla sua maggioranza. La prima vittima è Massimo Fini, che a settembre si vede cancellare un programma notturno di costume già pronto, Cyrano, su Rai2. Il 16 novembre va in onda su Rai3 la prima puntata di RaiOt, trasmissione satirica di Sabina Guzzanti, dedicata alla censura e alla nascente legge Gasparri sul sistema televisivo: col pretesto di una denuncia di Mediaset, firmata dallo studio Previti, la Rai presieduta da Lucia Annunziata sospende subito il programma, per poi sopprimerlo. La seconda puntata - dedicata alla giustizia, alle leggi-vergogna e alle imminenti sentenze a carico di Previti nel processo Imi-Sir/Mondadori e di Marcello Dell'Utri nel processo di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa - non andrà mai in onda. E contro l'ennesima epurazione tornano in piazza i girotondi, con una serie di grandi manifestazioni di protesta.Negli stessi giorni il Parlamento viene sequestrato da Berlusconi per approvare a tappe forzate la legge Gasparri, nella speranza che il capo dello Stato la firmi entro fine anno: in caso contrario, dal 1 ° gennaio 2004 Rete4 - il canale che trasmette i siparietti del devotissimo Emilio Fede - verrebbe spedita sul satellite in virtù della sentenza del 2002 della Consulta. Il 2 dicembre, appena il Senato approva definitivamente la Gasparri, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri comunica esultante la notizia ai discepoli riuniti a Montecarlo: «Abbiamo salvato un'altra volta Rete4!». Poi aggiunge: «Chi dice che noi nasciamo da protezioni politiche o da connivenze mafiose, va in tribunale». Insomma, la Guzzanti & C. sono «criminali mediatici, banditi». Colpevoli, secondo Berlusconi, di «odio e vilipendio delle istituzioni».Frattanto un altro attore satirico è stato censurato dalla Rai, stavolta dalla prima rete: Paolo Rossi. Invitato da Paolo Bonolis a partecipare a Domenica In, con la massima garanzia di libertà, vienesubito stoppato non appena annuncia di voler recitare il discorso tenuto da Pericle agli ateniesi nel 461 sulla democrazia, tratto da La guerra del Peloponneso di Tucidide. Un classico che si ritrova in tutte le antologie scolastiche e che pare scritto apposta per l’talia berlusconiana:Qui ad Atene, noi facciamo così. Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi, per questo è detto democrazia. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Ma in nessun caso si avvale delle pubbliche cariche per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così. Ci è stato insegnato a rispettare i magistrati e ci è stato insegnato a rispettare le leggi, anche quelle non scritte la cui sanzione risiede soltanto nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso. La nostra città è aperta ed è per questo che noi non cacciamo mai uno straniero.Qui ad Atene noi facciamo così.Il 15 dicembre Ciampi respinge al mittente la Gasparri in quanto incostituzionale. Ma, alla vigilia di Natale, il governo vara in tutta fretta un decreto salva-Rete4 (firmato da Berlusconi e controfirmato dal capo dello Stato) per neutralizzare la sentenza della Consulta, che impone il passaggio di Rete4 su satellite entro fine anno. Al resto penserà la legge Gasparri-2, pressoché identica alla Gasparri-1, salvo il fatto che stavolta il presidente della Repubblica la promulgherà nell'aprile 2004 senza batter ciglio."