ITALIA DEMOCRATICA.

CHE TRISTEZZA!


E’ triste vedere l’intera classe politica della sua maggioranza ridotta ad una accolita di domestici pronti a qualunque cosa per accondiscendere al padrone di casa.E’ triste vedere Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa ( e tutta Alleanza Nazionale) ridotti a fare i servitori di casa Berlusconi, mentre nel 1993 inneggiavano a Di Pietro ed alle sue inchieste e firmavano la legge che toglieva l’immunità ai membri del Parlamento, dichiarando che “L'uso dell'immunità e soprattutto l'abuso del diniego dell'autorizzazione a procedere vengono visti ...come uno strumento per sottrarsi al corso necessario della giustizia".E’ triste vedere Umberto Bossi, Roberto Maroni, Roberto Castelli (e tutti i leghisti) ridotti oggi a fare i servitori di casa Berlusconi, mentre nel 1993 inneggiavano a Di Pietro ed alle sue inchieste e firmavano la legge che toglieva l’immunità ai membri del Parlamento, dichiarando la “inaccettabile degenerazione nell'applicazione dell'immunità parlamentare trasformata in immotivato e ingiustificato privilegio" con "conseguenze inaccettabili e aberranti" che vanno "eliminate" al più presto.E’ triste vedere Pier Ferdinando Casini, ridotto oggi a fare il mendicante che bussa all’uscio di casa Berlusconi, mentre nel 1993 fu relatore della legge che abrogava l'immunità dichiarando che "Il principio del princeps legibus solutus (cioè il principe non è soggetto alla legge) è medievale e quindi superato. Se vi è istanza di eguaglianza, quindi, essa deve riguardare in primo luogo gli autori della legge".Abbiamo solo Di Pietro!