ITALIA DEMOCRATICA.

I VANTAGGI DELLE REGIONI AUTONOME


Chi varca i confini che separano il Piemonte e il Veneto dalla Valle d’Aosta e dalla Provincia autonoma di Trento ha l’impressione di cambiare Stato. Di entrare in Francia o in Austria. Tutto è più bello. Più ordinato, più ricco. Il merito è degli schei, dei danèe, delle palanche. Le Regioni a Statuto Speciale hanno diritto a entrate tributarie che le altre Regioni si sognano. Gli effetti benefici si vedono sul tenore di vita degli abitanti (autonomi), tranne che per la Sicilia dove c’è la trattenuta alla fonte della Mafia. Vuoi un mutuo per la casa agevolato? C’è la Regione. L’autostrada gratis? C’è la Regione. La benzina con lo sconto? C’è la Regione.In Italia alcune aree geografiche sono più uguali delle altre con i soldi delle altre. Il Friuli Venezia Giulia riceve quattro miliardi di euro all’anno. La Provincia di Bolzano tre miliardi e ottocento milioni. La Sardegna sei miliardi. La Valle d’Aosta un miliardo e trecento milioni per 125 mila abitanti. La Sicilia 11 miliardi e trecento milioni. La Provincia di Trento tre miliardi e mezzo. Se la legge è, o dovrebbe essere, uguale per tutti i cittadini italiani, lo stesso dovrebbe valere anche per il trattamento fiscale. Se nasco a Mondovì, Piemonte, devo avere gli stessi servizi di chi nasce a Arnad, Valle d’Aosta.I paesi confinanti con le Regioni del Bengodi vogliono farsi annettere, succede in Veneto e in Piemonte. I cittadini aspiranti autonomi tengono referendum consultivi. Vogliono farsi mantenere un po’ anche loro.