ITALIA DEMOCRATICA.

TREMONTI RENDE IMPOTENTE LA CORTE DEI CONTI


Tremonti ci prova. Troppe pressioni riceve dai suoi funzionari ( PERCETTORI DI LAUTE CONSULENZE) per tagliare le unghie alla Corte e bloccare la sciagurata indagine della medesima sulle consulenze del ministero. Il lodo Bernardo si sta per trasformare nel lodo Tremonti, con una responsabilità politica e d'immagine ben più pesante per il titolare dell'Economia. Perché un conto è un emendamento del "tal" deputato Bernardo, altro è un decreto sottoscritto da Tremonti in persona. Il braccio di ferro tra Quirinale e via XX settembre è durissimo poiché il Colle ha chiesto di visionare prima il testo del decreto correttivo per evitare sorprese. Troppo pesanti sono le ricadute del lodo Bernardo in procinto di diventare lodo Tremonti. Basti pensare al lungo elenco degli enti su cui la Corte non potrà più indagare. Lista da brivido, che dà il senso della futura impunità per tanti amministratori corrotti o quanto meno faciloni. Via Bankitalia e la Consob. Via le Authority. Via Inps, Inpdap, Inail, e simili. Via le aziende municipalizzate. Via le società in house. Via le comunità montane. Via le aziende autonome. Via le Camere di commercio e l'Unioncamere. Via Enav ed Enac. Via la Treccani. Che resta alla Corte? Ministeri, Regioni, Comuni, Province, città metropolitane. una corte ridotta a controlli limitati.