ITALIA DEMOCRATICA.

MOVIMENTO DI LIBERAZIONE


Il 4 ottobre 2009 nascerà un Movimento di persone, in cui ogni persona avrà un peso, senza capibastone, mandamenti, sezioni, strutture provinciali, regionali, tessere, correnti. Sarà presentato il programma del Movimento in 7 punti: Energia, Salute,Trasporti, Economia, Informazione, Istruzione e Stato e cittadini. Oggi pubblico la proposta per l'Economia per ricevere i vostri contributi.ECONOMIA- introduzione della class action- abolizione delle scatole cinesi in Borsa- abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società quotate- introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate- abolizione della legge Biagi- impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno- vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale- introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite- impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra carica nella stessa società se questa si è resa responsabile di gravi reati- impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)- introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle aziende con partecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato- abolizione delle stock option- abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato- allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei- riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari- vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa- favorire le produzioni locali- sostenere le società no profit- sussidio di disoccupazione garantito- disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es.distributori di acqua in bottiglia).