ITALIA DEMOCRATICA.

MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE


Il 4 ottobre 2009 nascerà un Movimento di persone, in cui ogni persona avrà un peso, senza capibastone, mandamenti, sezioni, strutture provinciali, regionali, tessere, correnti. Sarà presentato il programma del Movimento in 7 punti: Energia, Salute,Trasporti, Economia, Informazione, Istruzione e Stato e cittadini. Oggi pubblico la proposta per la Salute per ricevere i vostri contributi.SALUTEL'Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universali. Due fatti però stanno minando alle basi l'universalità e l'omogeneità del Servizio Sanitario Nazionale: la devolution, che affida alle Regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento e accentua le differenze territoriali, e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre ad organizzare la Sanità come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di salute e di qualità dei servizi.Gratuità delle cure ed equità di accesso- garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito- ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali- monitorare e correggere gli effetti della devolution sull’equità d’accesso alla SanitàFarmaci- promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi rispetto ai farmaci “di marca” (che in Italia costano spesso di più che all'estero) e più sicuri rispetto ai prodotti di recente approvazione- prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche delle singole specialità (come avviene ad esempio in Gran Bretagna)Informazione- programma di educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei farmaci, sui loro rischi e benefici- politica sanitaria nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo consapevoli per sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione delle malattie) e l’automedicazione semplice- informare sulla prevenzione primaria (alimentazione sana, attività fisica, astensione dal fumo) e sui limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva), ridimensionandone la portata, perché spesso risponde a logiche commerciali - sistema di misurazione della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità, volume dei casi trattati ecc.) di pubblico dominioMedici- proibire gli incentivi economici agli informatori “scientifici” sulle vendite dei farmaci- separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in strutture pubbliche di operare nel privato-incentivazione della permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi alle tariffe richieste in sede privata- criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primariOrganizzazione- liste di attesa pubbliche e on line- istituzione di centri unici di prenotazione on line- convenzioni con le strutture private rese pubbliche e on line- investire sui consultori familiari- limitare l'influenza dei direttori generali nelle ASL e negli ospedali attraverso la reintroduzione dei consigli di amministrazioneLotta per il dolore- allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l'uso degli oppiacei (morfina e simili)Ricerca- possibilità dell'8 per mille alla ricerca medico-scientifica- finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare- promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legatealle disuguaglianze sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori indipendenti- promuovere la ricerca sulle malattie rare e spesare le cure all'estero in assenza di strutture nazionali- introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale, la valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori dei trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazioneAmministratori pubblici- eliminazione degli inceneritori- introduzione del reato di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche locali e nazionali che comportano malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori pubblici (ministri, presidenti di Regione, sindaci, assessori)