ITALIA DEMOCRATICA.

I PM e gli agenti arrestano i mafiosi nonostante i freni del governo


Il governo ha tagliato vari miliardi alla Giustizia ed alle forze di polizia, per limitare la loro opera. Mancano i mezzi, i computer, i cancellieri, i pm nelle procure più difficili, la carta, la benzina per le auto della polizia, non pagano gli straordinari agli agenti, per impedire loro di impegnarsi nel loro lavoro. Fortunatamente i pm e gli agenti lavorano sodo e arrestano molti mafiosi!!!Ora Ghedini, si dà da fare per impedire i processi anche quelli dei mafiosi, cercando di metterli nel calderone dei cosidetti processi brevi, in realtà processi morti!In tv, i ministri fanno buon viso ai successi dei poliziotti. Maroni e Alfano, non possono ordinare di non arrestarli. Allora li decantano come successi del governo. Quello stesso governo che con i tagli vorrebbe impedirli!!!!Dicono che combattono la mafia e che quindi non ci sono stati accordi tra politici e mafia.Gli accordi riguardavano benefici negli anni passati. NON ADESSO.LEGGENDO I FATTI DEL PASSATO:E' così, dopo il 15 gennaio 1993, giorno della cattura del boss, sarebbe iniziata la seconda fase della trattativa. Quella che per tredici anni avrebbe garantito un'indisturbata latitanza al vecchio Provenzano. In cambio di che cosa? E' forse quest'altra piega d'indagine che, in futuro, potrebbe avvicinarsi di più ai "referenti politici" di Cosa Nostra del 1993.ORMAI I MAFIOSI HANNO AVUTO I VANTAGGI E QUINDI ORA  ARRESTANO I MAFIOSI DEI GIORNI NOSTRI, CHE NON FACEVANO PARTE DEGLI ACCORDI.