ITALIA DEMOCRATICA.

Mentre discutono del diritto di voto


Mentre discutono del diritto di voto, anche a chi è arrivato in ritardo, il cavaliere Berlusconi, esperto di pubblicità, di calcio e di donne ( forse anche di quelle a pagamento),  fa lavorare il suo Parlamento con leggi a favore del solito: Silvio Berlusconi.La tecnica di parlare d'altro la hanno adottata fin da principio: Vespa tutte le sue serate le dedicava non alle leggi fatte dal Parlamento, ma al processo della povera mamma di Cogne.Sinceramente avrei preferito che tutto fosse stato regolare e che tutti andassero a votare senza problemi, per un semplice fatto: mentre discutiamo se hanno sbagliato le regole a presentare la lista PDL, Berlusconi si fa fare UNA COSA GRAVISSIMA: IL COSIDETTO LEGITTIMNO IMPEDIMENTO, CHE DI LEGITTIMO NON HA NULLA SE NON L'ENNESIMO MODO, incostituzionale,  PER EVITARE DI RISPONDERE DELLE SUE MALEFATTE.Contro questa nuova legge ad personam occorre mobilitarsi e scendere in piazza. Gia' con il famigerato LODO ALFANO E' RIUSCITO AD EVITARE DI ESSERE INTERROGATO, MENTRE ERA IN VIGORE. Quando il lodo è stato dichiarato incostituzionale hanno pensato di fare il legittimo impedimento e il gravissimo "PROCESSO BREVE", sulla carta, ma che in realta' vuol dire prescrizione certa per il 50% dei processi. Queste canaglie andrebbero bloccate con qualunque mezzo. Scendiamo in piazza, premiamo su tutte le Istituzioni per fermare questi privilegi da satrapo orientale. Scriviamo a tutti, facciamo qualcosa.LASCIATE CHE VOTINO TUTTE LE LISTE CHE VOGLIONO, NON ANDIAMO IN CERCA DI FAR RISPETTARE A TUTTI I COSTI LEGGI RESTRITTIVE, LASCIAMOLI VOTARE.NOI DOBBIAMO IN VECE INTERVENIRE PER IMPEDIRE CHE FACCIANO LEGGI AD PERSONAM, LEGGI A FAVORE DI QUALCUNO, A FAVORE DEGLI EVASORI FISCALI, DI CHI COMMETTE FRODE A DANNO DELLE CASSE DELLO STATO, A FAVORE DEGLI INDAGATI CHE CERCANO DI EVITARE I PROCESSI, CIOE' DI BERLUSCONI. Sembra che giovedì scorso 4  marzo 2010, Berlusconi, accompagnato da La Russa, abbia minacciato Napolitano che se non firmava il decreto avrebbe mobilitato la piazza. Credo che Napolitano avrebbe dovuto reagire denunciando il fatto. Invece ha firmato.  SIAMO NELLA STESSA SITUAZIONE DEL 1922 CON L'AVVENTO DEL FASCISMO. Con le minacce gli aspiranti dittatori ottengono ciò che vogliono da re a da presidenti imbelli.