ITALIA DEMOCRATICA.

SIAMO IN MANO A BANDE ORGANIZZATE: I PARTITI


Diego Pascale ha inviato un messaggio a  BASTADiego PascaleOggetto: INIZIATIVA POPOLARECari Amici,Oltre al essere il promotore del gruppo BASTA sono anche il promotore della Proposta di Legge per la riforma dei costi della politica italiana, depositata presso la I Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati con il numero di protocollo:346/10, Ottobre 2008.Ogni anno la politica italiana, per la sua completa gestione, spende una cifra che supera i 350 miliardi di euro l'anno.Questa cifra comprende tutte le spese per la funzione di "Politico" (ad ogni livello e per le prerogative che ne derivano) e per la funzione di "Nominato" dalla politica (consigli di amministrazioni pubbliche - per esempio la RAI - Enti pubblici, Organi Costituzionali, Commissioni, Consulte, ecc. ecc.).Ovviamente la funzione di politico và, a prescindere da ogni tipo di discussione, salvaguardata ma.....nella cifra totale di 350 miliardi (miliardi di euro), si hanno, in ordine: - 50 miliardi di euro l'anno per gli stipendi dei politici e "nominati"- 10 miliardi di euro l'anno per le auto di servizio a disposizione dei soggetti sopra indicati ("auto blu")- 300 milioni di euro l'anno per rimborso spese elettorali ai partiti (cifra di molte volte superiore a quella effettivamente spesa dai partiti) e contributi ai gruppi parlamentari- 220 milioni di euro l'anno per i deputati e senatori cessati dalla carica (pensioni, rimborsi e assegni vari)- 200 milioni di euro l'anno per i consiglieri regionali cessati dalla carica (pensioni, rimborsi e assegni vari)oltre a tutte le altre spese di gestione (come segreterie, personale, attrezzature, affitti, ecc.).Considerando l'emergenza che il nostro paese vive (licenziamenti, fallimenti, precarietà,insicurezza sociale generale) per la mancanza di nuove entrate finanziarie che possano far riprendere fiatoall'economia nazionale, il settore delle "Spese per la politica" è l'unico aspetto che non ha subito alcuna modifica da parte delle istituzioni politiche (se non in qualche raro caso ma nell'ordine di non oltre il 1 o 2%) e che diminuire il numero dei parlamentari non sarà certamente di aiuto; con la mia proposta di legge (che è stata sottoscritta da oltre 70.000 italiani) è possibile realizzare un risparmio concreto di oltre 10 miliardi di euro semplicemente adeguando in misura minima, senza sminuire il ruolo di politico, i costi riferiti a stipendi (in moltissimi casi altissimi rispetto alla media del paese), vitalizi (pensioni), privilegi che nella loro totalità assumono una importante valenza economica e mezzi di servizio (auto blu), senza eliminare alcun altro tipo di spesa prevista perla normale amministrazione degli uffici.Se questo adeguamento venisse applicato anche solo per qualche anno il nostro paese, senza affamare nessuno, potrebbe avere risorse finanziarie sufficienti per intraprendere una strada di risanamento economico generale con benefici per tutti.Ma, ovviamente, la classe politica (centrale e locale) non ha alcun interesse ad accettare una proposta del genere.Altrettanto ovvio è, come la mia proposta dimostra giacendo in Parlamento insieme ad altre ben più note, che le iniziative popolare hanno poche possibilità di riuscita a meno che ..... l'adesione non sia elevatissima e nelle forma giuridica migliore.Pertanto, se come me vuoi realmente fare qualcosa di concreto per il nostro Paese, il nostro futuro e per quello delle prossime generazioni, ti chiedo di compilare la proposta che potrai trovare al questo LINKhttp://www.facebook.com/l/cc122;www.publice.it/Modulo%20firme.pdf,di firmarla, stamparla e di inviarrmela per posta al seguente indirizzo: DIEGO PASCALE - VIA DELLE CHIAIE - 81050 PRESENZANO (CE).Forse non riusciremo ad andare fino in fondo o forse si (se saremo milioni di persone a farlo)...questo sinceramente non lo so.Quello che so è che, a prescindere dal personale orientamento politico che ognuno di noi ha, dinanzi ad una classe politica generale incapace di far ripartire il nostro Paese è dovere di tutti di non stare a guardare ma, nella propria individualità, di farequalcosa per convincere le classi dirigenti ad intraprendere strade diverse per la gestione politica del nostro paese.Quando ho iniziato questa iniziativa mi sono semplicemente detto.... "Non mi importa se sarà una iniziativa di successo o meno.. chi e quanti la firmeranno. Quello che mi interessa è che è una iniziativa "giusta" e quindi vale la pena di essere intrapresa"..... Ed è così arrivata in Parlamento.....Grazie.Diego Pascale