ITALIA DEMOCRATICA.

MANOVRA INIQUA E DI CLASSE


 Mi scrive Rosa Grazia A.La manovra è iniqua e di classe. Il peso dei sacrifici cade in massima parte sui ceti più deboli e su quel pubblico impiego umiliato dai ministri Brunetta e Sacconi. I partiti di opposizione dovrebbero chiamare alla mobilitazione e non lavorare esclusivamente in parlamento. Fare politica significa dare voce al disagio, rappresentarlo e non solo giocare tatticamente ad approfondire magari le contraddizioni del campo avverso. Io non posso applaudire al discorso della Marcegaglia ed essere contenta delle velate critiche mosse alla manovra. Mi indigna, invece, una politica economica che toglie risorse ai ceti medi e non tocca il reddito dei più abbienti, nell'illusoria speranza che essi possano con i loro investimenti rilanciare l'economia. Vorrei che ci si ricordasse del comma 1 dell'art. 53 della Costituzione:"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.                                                               MA QUESTE IDEE SUI GIORNALI E SULLE TV NON LE TROVI.I SERVI DEL REGIME ANNUNCIANO LA MANOVRA CON LE PAROLE DEI PADRONI: NECESSARIA, EQUA, CORRETA E BUGIE SIMILI.SVEGLIA!