ITALIA DEMOCRATICA.

La verità sulla casa a Silvana Mura


Autore
Silvana MuraIn merito alle dichiarazioni dell’architetto Zampolini e alle notizie di stampa pubblicate nelle ultime ore circa l’appartamento di via Quattro Fontane non ho alcun problema a dichiarare di essere la persona che vi abita. Per vivere in questa casa, di due stanze, bagno e cucina, pago un canone di locazione mensile di 1.800 euro al mese piu’ spese condominiali per un importo totale di oltre 2.000 euro mensili, come previsto da regolare contratto stipulato nel novembre del 2006 con la Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, proprietaria dell’immobile, dal sig. Claudio Belotti, padre di mio figlio. Non conosco ne’ ho mai avuto alcun rapporto con i signori Balducci e Anemone, ma per tutto quello che attiene al mio appartamento ho sempre avuto come unico referente l’ente proprietario dell’immobile. Non corrisponde dunque al vero che l’on. Antonio Di Pietro sia mai stato affittuario di questo appartamento, ne’ che me lo abbia ceduto sotto alcuna forma. Come tesoriera del partito Italia dei Valori, dichiaro inoltre, che e’ destituita di ogni fondamento la notizia secondo cui il partito Italia dei Valori avrebbe preso in locazione un appartamento in via della Vite. Poiche’ personalmente, e come tante altre persone che abitano in appartamenti di proprieta’ della Congregazione per l’evangelizzazione dei Popoli, non ho mai avuto nulla a che fare con la cosi’ detta ‘cricca’, ma mi trovo invece destinataria dell’ennesima “crocchetta” avvelenata, poiche’ si ritiene che colpendo me si possa in qualche modo colpire Antonio Di Pietro, ho dato mandato ai miei legali di vagliare attentamente le notizie pubblicate oggi sul mio conto e di assumere tutte le iniziative necessarie contro coloro che si sono resi e si renderanno autori di dichiarazioni lesive della verita’ e della mia dignita’ personale.Ritengo valide le risposte di Silvana Mura e di Di Pietro su queste cose: qualcuno cerca di intorbidare le acque per salvare se stesso o gli amici.