ITALIA DEMOCRATICA.

In un Paese normale


In un Paese normale, un uomo come Berlusconi, non potrebbe nemmeno sedersi in Parlamento. Dovrebbe rispondere ai Giudici delle sue azioni, ormai ben note a tutti, come si può leggere su Wikipedia o dai vari giornalisti indipendenti, come Montanelli, Biagi, Travaglio...... Prima di tutto non avrebbe nemmeno potuto candidarsi, senza aver prima venduto le sue televisioni, in quanto una legge vietava, e vieta di candidarsi, chi gode della concessione di un bene pubblico.A parte, ciò.  I vari governi Berlusconi, sono stati caratterizzati da circa 40 leggi ad personam per favorie lui, la sua azienda, i suoi amici, contro la magistratura che lo indagava per vari reati.Ora, dalle intercettazione, si scopre che, un gruppo di persone, fra cui Flavio Carboni, noto come il faccendiere dei misteri, già condannato per il fallimento del Banco Ambrosiano, Marcello Dell'Utri, braccio destro di Berlusconi, condannato in appello per concorso esterno alla mafia, e altri due, che cercavano di influenzare, i giudici della Corte Costituzionale per fare approvare, non una legge a favore dei poveri, ma il lodo Alfano , che garantirebbe AL LORO CAPO, L'INGIUDICABILITA'.  Erano anche riusciti a far nominare, a Milano, un magistrato FAVOREVOLE a Berlusconi .In un Paese normale, Berlusconi, avrebbe dovuto dare le dimissioni, ma da noi, che siamo il Paese degli inciuci, pro casta, non succede nulla.Popolo svegliati! Altrimenti ti trovi con il divieto delle intercettazioni ai criminali e con il bavaglio alla stampa. Allora sarai in piena dittatura.  Non resterà che la rivolta.