ITALIA DEMOCRATICA.

IN RICORDO DI COSSIGA


Scrive Dalla Chiesa: "Ha condotto una massiccia attività di diseducazione civica e ha inaugurato un nuovo genere giornalistico: l'intervista a Cossiga, che consisteva nel mettergli davanti un microfono e ospitare senza fiatare le sue allusioni e le sue bugie". E lo storico Giuseppe De Lutiis aggiunge: "Faceva dichiarazioni continue, sempre parziali e mai utili alle indagini. Ha rivelato un cinquantesimo dei segreti di Stato che conosceva". Riposi in pace. E che nessuno faccia a lui i torti che lui fece alle vittime della Repubblica di Simone Ceriotti, Nando Dalla Chiesa e Luca Telese 12 Maggio 1977 : perchè Kossiga con il k12 maggio 1977. Fino a che non si scoprirà tutta la verità sulla strategia della tensione e sui veri mandanti politici di decine di assassinii di stato , ritengo giusto ed opportuno appellare l’ex presidente Kossiga con la ” K”. 
Giorgiana Masi venne colpita mortalmente alle spalle mentre fuggiva con i suoi
compagni dalle cariche della polizia. L’inchiesta ha stabilito che a sparargli fu un tiratore inginocchiato che prese la mira. Voleva uccidere.Nei giorni successivi diverse persone, tra i quali Marco Pannella, sottolinearono nelle loro dichiarazioni la presenza di agenti in borghese nascosti tra i dimostranti.Nel tardo pomeriggio (il sole era quasi calato poiché nel 1977 l’ora legale entrava in vigore dal 22 maggio), tra le ore 19 e le ore 20, due ragazze e un carabiniere furono raggiunti da proiettili esplosi da Ponte Garibaldi e da altre direzioni: primo a essere colpito, dopo le 19, il carabiniere Francesco Ruggeri (o Ruggero) ferito alla mano; verso le 20 vengono colpite Giorgiana Masi, 19 anni, alla schiena da un proiettile calibro 22, deceduta durante il trasporto in ospedale, e Elena Ascione, ferita a una gamba.Kossiga smentì in tutti i modi ma alcune foto lo inchiodarono: aveva usato agenti provocatori ed era responsabile di quell’omocidio.A 33 anni di distanza da quel tragico giorno non si conosce ancora il nome dell’assassino. Noi non lo conosciamo. Francesco Kossiga, presidente emerito della Repubblica Italiana, che all’epoca era Ministro dell’Interno, invece sa benissimo come sono andati i fatti e chi sono i responsabili, come ha ammeso lui stesso in una famosa intervista di un anno e mezzo fa.Niente di strano, dal momento che è stato lui il mandante confesso di quell’omicidio di Stato: “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quando ero Ministro dell’Interno (…) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto…”
Si riferiva alle prime uscite del movimento dell’onda nell’autunno 2008  ed agli scontri di Piazza Navona tra i ragazzi del movimento degli studenti che contrastavano la controriforma Gelmini ed i fascisti del blocco studentesco che mostravano la solita faccia accondiscendente col potere e violenta coi movimenti.Oggi come allora i fascisti servivano al potere per destabilizzare  i progressi delle lotte e , come dice Kossiga, per attuare la strategia della tensione .Ma a parte i piccoli Fioravanti servi della strategia Kossighiana, il consiglio a Maroni è sull’ utilizzo di agenti provocatori. Uno dei  peggiori grandi vecchi della notte e del buio del nostro paese ( l’altro è Andreotti) vuole consigliare ai giovani epigoni fascio leghisti come imparare presor e bene la strategia utile 30 anni fa: da Piazza Alimonda agli omicidi in carcere, questi fascistelli in erba verde sono ancora dilettanti…Rosellina970http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=10101055ff7dd843