Un giorno, girovagando per la mia libreria preferita, vidi un omino con i baffi che mi guardava con insistenza… non pensate male, non era un signore galante che mi stava corteggiando con metodi d’altri tempi!Quella era semplicemente la copertina del “Diario clandestino” di Giovannino Guareschi.A dire la verità, però, il corteggiamento cartaceo ebbe successo!Perché da allora iniziò per me un amore che non avrà mai fine!Quest’anno, esattamente il 1 maggio, il mio caro Autore compie 100 anni.Essendogli, come vi dicevo, molto devota, inizierò oggi una novena di festeggiamenti a cui spero vogliate partecipare.Che la festa abbia inizio!“ C’era una volta la tovaglia ed era bianca, nitida piazzettanella quale si radunavano le mani di tutta la famiglia,e su di essa – esaurite dal breve volo – si posavanoplanando dolcemente a foglia morta, le parole più importanti di tutta la giornata.Poi, alla fine, si spazzolavano via le briciole del cibo e le parole usate,e il rettangolo ripiegava il suo candore come un quinterno di libro in sedicesimo,e andava a pettegolare, col cassetto odoroso della credenza,sullo scandalo del giorno. “(Giovannino Guareschi, Diario Clandestino)N.B. Immagine tratta dal sito ufficiale http://www.giovanninoguareschi.com/
Che la festa abbia inizio!
Un giorno, girovagando per la mia libreria preferita, vidi un omino con i baffi che mi guardava con insistenza… non pensate male, non era un signore galante che mi stava corteggiando con metodi d’altri tempi!Quella era semplicemente la copertina del “Diario clandestino” di Giovannino Guareschi.A dire la verità, però, il corteggiamento cartaceo ebbe successo!Perché da allora iniziò per me un amore che non avrà mai fine!Quest’anno, esattamente il 1 maggio, il mio caro Autore compie 100 anni.Essendogli, come vi dicevo, molto devota, inizierò oggi una novena di festeggiamenti a cui spero vogliate partecipare.Che la festa abbia inizio!“ C’era una volta la tovaglia ed era bianca, nitida piazzettanella quale si radunavano le mani di tutta la famiglia,e su di essa – esaurite dal breve volo – si posavanoplanando dolcemente a foglia morta, le parole più importanti di tutta la giornata.Poi, alla fine, si spazzolavano via le briciole del cibo e le parole usate,e il rettangolo ripiegava il suo candore come un quinterno di libro in sedicesimo,e andava a pettegolare, col cassetto odoroso della credenza,sullo scandalo del giorno. “(Giovannino Guareschi, Diario Clandestino)N.B. Immagine tratta dal sito ufficiale http://www.giovanninoguareschi.com/