Azzurroblu

A proposito di Brescello


“Così vi ho detto, amici miei, come sono natiil mio pretone e il mio grosso sindaco della Bassa (…). Chi li ha creati è la Bassa.Io li ho incontrati, li ho presi sottobraccioe li ho fatti camminare su e giù per l’alfabeto.”(Giovannino Guareschi, Don Camillo e il suo gregge)La mia bisnonna (che, grazie a me, ha avuto il privilegio di fregiarsi del titolo di trisavola) viveva a Brescello, celeberrima location dei film di don Camillo.In realtà, Guareschi nei suoi racconti parla di un paesino non ben definito adagiato sulle rive del Po, che probabilmente può essere collocato nella Bassa parmense dove lui stesso era nato. Tuttavia, quando si decise di mettere in scena i racconti del Mondo Piccolo (così è definito il microcosmo creato da Giovannino), venne scelto Brescello, paese della Bassa reggiana, perché sulla sua piazza chiesa e palazzo comunale si fronteggiano, ricreando idealmente la contrapposizione tra i due protagonisti del film.Da allora frotte di turisti, soprattutto tedeschi, si recano in pellegrinaggio per visitare il paesino e il suo notissimo crocifisso (che adesso parla solo nei cuori della gente e non con la voce di Ruggero Ruggeri) custodito nella chiesa parrocchiale.Avrei voluto stupirvi con effetti speciali, narrandovi anneddoti del tutto nuovi sulle riprese dei film e sui suoi protagonisti ma, quando ho interrogato mia nonna sull’argomento ho ricevuto solo questa misera risposta: “Nani, c’era una siepe di gente che non ho visto niente!”.Immaginatevi il mio sconforto!Per non rinunciare a vantarmi come avrei voluto posso solo dirvi che:1. mio bisnonno si vede nella scena di uno dei film seduto al tavolo di quello che oggi è stato nominato il caffè “Don Camillo”;2. nel solaio della casa dei miei bisnonni (proprio quello in cui io, da piccola, andavo a leggere i Topolini di mio cugino!) è stata girata la scena in cui don Camillo si reca in soffitta (che nel film risulta essere la soffitta della canonica) per cercare un fucile nascosto in un baule.So che adesso vi uscirà spontaneo un bel “chissene”, ma cosa volete, sono un’inguaribile nostalgica!Il che è bello e istruttivo (come direbbe Guareschi)!N.B. Immagine tratta dal sito http://www.mondoguareschi.com