Azzurroblu

Auguri Giovannino!


“Sdraiati sul triangolo d’erbaal vertice del quale incombe la torretta,appressare la forbicetta all’occhio,come per un gioco di ragazzi.Tra le lame inquadrare oggetti lontani controluce,che si delineano precisi sullo sfondo del tramonto.Tagliare i fili del reticolato, uno per uno.Spuntare la baionetta alla sentinella.Trentasei anni, moglie, figli, casa a soqquadro,e dentro fino agli occhi in una tragedia mondiale:egli non lo dimentica, ma si diverte ugualmente con la sua forbicetta.Come sei giovane, vecchio Giovannino!”(Giovannino Guareschi, Diario clandestino)Per celebrare indegnamente il centenario del grande Guareschi (nato il 1° Maggio del 1908) vi racconterò una storia talmente vera da sembrare inventata!Anche la mia è la storia di un sacerdote della Bassa (o giù di lì): non un pretone forte e risoluto come il famoso don Camillo, ma un “pretotto” (mi si perdoni il neologismo) piccolo e rotondetto, intraprendente e fantasioso, che chiameremo don Camomillo.Per mettere ancora più in imbarazzo il mio amato autore (come si suol dire: “Il primo autore non si scorda mai!” e anche: “Ho conosciuto l’Autore con la A maiuscola!”) dividerò la narrazione in due raccontini che si ispirano liberamente e sconsideratamente a due opere del caro Giovannino:1. Don Camomillo e il suo gregge2. Don Camomillo e i giovani d’oggiProssimamente sui vostri schermi, su questo blog!N.B. Immagine tratta dal sito http://www.mondoguareschi.com/index.php