Azzurroblu

Devozione popolare


Maggio è il mese del Rosario.Questa, ormai, è cosa risaputa solo dalla più stretta bigottanza parrocchiale.Un tempo non era così!Un tempo il mese di maggio era molto atteso non solo per motivi religiosi ma anche quale occasione per uscire di casa e fare nuove conoscenze.I ragazzi di allora (oggi ottantenni) partivano a piedi o in bicicletta, dalle frazioni e dai paesi vicini, per rendere onore alla Madre Celeste, ma soprattutto per rendere omaggio alle ragazze presenti nei vari luoghi di preghiera.Per molte signore, inoltre, il Rosario è anche occasione per mettere in campo talenti spesso repressi e schiacciati dal tran tran quotidiano.Ecco, quindi, le aspiranti attrici che, con voce impostata, recitano gli episodi evangelici ora dolorose e affrante, ora piene di gaudio, ora maestose ad altisonanti, ora serene e splendenti (in base ai misteri del giorno).Non mancano le virtuose che si cimentano nella recita delle Avemaria con performances da Guinness.Ognuna ha il proprio stile ma, per ottimizzare i tempi, quasi tutte hanno adottato tecniche di abbreviazione capaci di far impallidire qualsiasi adolescente SMSdipendente: “Av Marì, pien d graz, Signor cò te, tu se’ bendett fr le don e bendett frut tu’ sen Gesù. Sant Marì, madr di Dì, preg p nò peccatò, ades nell’or dè nost mort. Am!”Abbiamo poi le latiniste, riconoscibili per il caratteristico sibilo.Per chi volesse vederne qualcuna, basterà intonare l’amatissima “Salve Regina” in lingua originale: “Salve, Regina, Mater misericordiae…” … “…ss!”  -  “…vita, dulcedo, et spes nostra, sa-al-ve…” … “…ss!” Beccate! Le latiniste, infatti, adorano applicare una sonante “s” finale a qualsiasi parola latina di loro gradimento. Volgetevi verso l’origine del suono e il gioco è fatto!Le migliori in assoluto, però, sono le cantanti.Quelle che sanno inventare le seconde voci dove era stonata anche la prima, in una cacofonia al sapore di grammofono scassato.Quelle, soprattutto, che intonano i canti alla Madonna come se fossero in balera, tanto che, prima o poi, qualcuna sovrappensiero finirà per confondersi, facendoci udire un mix degno di DJ Fargetta: “Immacolata, Vergine bella, di nostra vita tu sei la stella… quando ti penso vorrei tornare dalla mia bella al casolare!”Zan! Zan!N.B. Immagine di Carlo Bassaniniwww.mondopiccoloimmagini.it