Azzurroblu

Vent'anni


Vent’anniera andar per monti,sguardi felici sotto al peso dello zaino,era fissare per ore il sentieroschiacciati dal dislivello,puntare in altoe vedere alberi, roccee, all’orizzonte,lontanissimo,il passo, il versanteo il luogo indefinito in cui,secondo la carta,trincerato tra rughe di isoipse,ci dovrebbe… ci sarebbe…forse quasi quasi ci potrebbe essereun bivacco,un rifugio,una casera,un ricovero invernale,un rudere purchessia.Era passare lungo tempocoi propri pensierial ritmo di passilenti ma costanti,stanchi ma tranquilli.Era arrivare,senza rendersene conto,sganciare lo zaino,assaporare l’aria,rabbrividire mentre la brezzastacca la maglia dalla schiena.Era spaziare con lo sguardosulle cime più alte,per poi planare sulle vallate,per poi incontrare quello degli amici.Sì, io vi ricordo tutti,i vostri zaini,il vostro andare,le piccole abitudini,il sorriso,i gesti bruschi o gentili.Ricordo il freddo,il caldo, la grandine,il buono e il cattivo tempo.Eravamo viandantirispettosi, silenti,con poche pretese,bastanti a noi stessi.E adesso che ognunoha tracciato la sua strada nella vitache lo porta lontanoda quelle vette e da quei giorni,so che, comunque, quei passi, quei sentieri,saranno sempre nostrie sono ciò che oggici rende personeconsapevoli e attente,fiduciose che ad ogni camminocorrisponda una meta.N.B. Nell'immagine: Casera Casaventowww.caserebivacchi.it