Azzurroblu

Signora occhineri


Ma quando lo sguardoinavvertitamentes’immerge nel tuo,signora occhineri,lo sgomento mi cogliee velata da file di dentie poveri sorrisila testa si volgeper parare altrove,per fuggire viada questo bieco paese,per propinarti ancora una voltacumuli di frasi fattee parole vigliacche:“Passerà, signora,non si preoccupi,è un brutto momento,c’è stallo, c’è crisi,faticano tutti!”“Passerà, signora,ci vuole coraggioe infinita pazienza!”E come sempre la saluti,cordiale e gentile,come ti hanno insegnato,rispetti il programmae ti senti quasi buono e sincero.Ma dentro è tempestache si abbatte furiosasul conformismoacquisito negli anni.Ma dentro è rabbiae doloree vorresti gridaree distruggere tutto.E gridarti, signora,che siamo povera gente,bacata nella testa,che ti guarda da fuorie ti giudica un nientee che puoi buttare nel cessole tue lauree, signora,la tua cultura, la tua educazione, perché qui non valgono un tuboe tutti si chiedono perchénon te ne sei stata nel tuo paese,ma già che sei qui,accontentati almenodi pulire le scale,di badare ai vecchiche non vuole nessuno,felice di rinunciare ai tuoi sogni.Accontentati, signora,di questa gente incivileadagiata nell’ignoranza più bieca.Accontentati e addirittura ringrazia,signora Mandeep, signora Kadija,signora Irina, signora Mariama,e prega per noi,nella tua lingua melodiosa, perché il tuo Dio ci salvi dal Nostroche, per come ti trattiamo,sta per lasciarci marcire all’Inferno.