laura sberna

Come è nato "racconti bonsai" seconda parte


Il mio libro può essere considerato in un certo senso autobiografico perché chi lo legge credo capisca molto bene la mappa dei valori etici ai quali io mi riferisco e ai quali desidero ispirare i miei pensieri e i miei comportamenti. Le situazioni che ho descritto nei singoli racconti, sono legate ai temi principali della vita: la felicità, l’infelicità, l’amore, l’amicizia, il denaro, l’educazione, la salute, i rapporti umani, il rapporto dell’uomo col Divino.La parte finale di ogni racconto contiene il punto di vista che io ho ritenuto più significativo per quel tipo di situazione descritta e rappresenta la parte più importante del racconto stesso.La realtà va sempre interpretata, e io invito il lettore a fare lo sforzo di interpretarla positivamente, attingendo alla “parte buona” che c’è in ognuno di noi, perché ritengo che sia  la strada che ci  può portare verso l’equilibrio e la serenità. Nella nostra società si descrive e si racconta soprattutto il male, il degrado, la sofferenza, la violenza, il disagio, la disperazione…Io trovo che questa tendenza vada un po’ contrastata, e con i miei scritti cerco di farlo. Ho anche una vena umoristica che in questo libro non si manifesta, ma che chi mi frequenta conosce bene. Del resto, io che ho grande considerazione dello Spirito,  sono convinta  che la parola “SPIRITOSO” derivi proprio da Spirito, e che, anche un certo tipo di humor, sia manifestazione di una personalità spirituale.