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Does the Flower Blossom?


Il manga Does the Flower Blossom? di Shoko Hidaka è composto da 5 volumi. Arrivato in Italia grazie alla Flashbook Edizioni, ha apparentemente avuto una buona riuscita dato l'acquisto di un'altra opera dell'autrice sempre dalla stessa casa editrice e questo non può che farmi contenta, dato che apprezzo moltissimo l'autrice ed è una delle mie preferite.Kazuaki Sakurai è un uomo che ha passato abbondantemente i trent'anni e che ha fatto del suo lavoro una ragione di vita, o almeno pare sia così. È un uomo che passa più di quattordici ore al giorno in ufficio, compresi i giorni festivi, e che si porta il lavoro a casa, dormendo poche ore per notte.È ancora un bell'uomo, ma da tempo non ha relazioni e questo per via del suo atteggiamento da persona che, apparentemente, si gode il momento, ma non fa nulla per mantenere vivo l'interesse; questo atteggiamento lo ha nei confronti di diversi aspetti della sua vita ed è piuttosto evidente nel suo rapporto con le piante: non riesce a prendersene cura, perché dopo un po' se ne dimentica e, quando si ricorda di averle, ormai è troppo tardi.Un giorno, durante il viaggio di ritorno a casa, si scontra con un universitario che gli rovescia addosso dell'acqua per sbaglio; Sakurai non ne rimane particolarmente colpito, dato il suo atteggiamento poco cortese e schietto, ma si lascia convincere a seguirlo a casa sua, dato che nello scontro ha finito per bagnare una rivista d'importazione piuttosto costosa e che, apparentemente, anche il giovane possiede.Kazuaki segue il ragazzo e scopre che a pochi minuti dalla sua stessa fermata, c'è una casa con un giardino immenso; ovviamente ne rimane molto colpito, appassionato di natura com'è – e anche il suo lato da pubblicitario non può fare a meno di ammirare tale magnificenza. Inizia così, per caso, una conoscenza reciproca, con gli altri inquilini della casa, che sono due cugini del ragazzo, Yoichi Minagawa, e Sakurai si ritrova, suo malgrado a gestire qualcosa che sembrava ormai aver dimenticato da diverso tempo, preso com'era dal lavoro e dalla rassegnazione per certi aspetti della vita che sembravano inconciliabili.Yoichi è un ragazzo schietto, ma il suo modo di essere finisce per colpire inevitabilmente Kazuaki, che si rende conto di non poterlo ignorare, né lui, né la sua pittura che per il ragazzo rimane una cosa con cui entra in conflitto a causa del suo passato e del rapporto che ha con le persone adulte della sua vita.Insieme impareranno a muovere i primi passi, a cambiare verso qualcosa che li renderà forse migliori, ma insieme, cercando di far sbocciare il fiore di questo amore che sembra sempre sul punto di non sbocciare mai.Uno dei manga che preferisco dell'autrice, che seguivo fin da quando era uscito da poco e su internet erano disponibili pochi capitoli; sono stata molto felice di scoprire che qualcuno si era reso conto della sua potenzialità e, quindi, non ci ho pensato due volte prima di investirci sopra, sebbene l'ultimo volume abbia un prezzo piuttosto consistente per via del booklet extra che hanno incluso dentro l'albo.Il titolo è una delle cose più belle del manga a mio parere: adoro il parallelismo tra l'amore e i fiori, inoltre in questo caso, i fiori sono un aspetto molto importante nella vita di Sakurai, perché la sua incapacità di coltivarli in modo continuativo, è un chiaro segnale del suo scarso interesse, che si ripercuote nelle sue relazioni fallimentari e che viene a galla immediatamente.Ci sono aspetti del manga che mi piacciono più di altri: la differenza d'età, prima di tutto, viene trattata in modo credibile, i due personaggi ragionano diversamente, hanno due modi di fare molto diversi, ma trovano a loro modo sempre una via di mezzo, proprio perché consapevoli delle loro diversità. Non ho potuto fare a meno anche di innamorarmi dei personaggi secondari, tra cui il povero terzo incomodo che, in fondo, spero ancora abbia uno spin-off tutto suo, solo per poter squittire, consapevole della mania della mangaka per queste cose. E niente, io lo consiglio senz'altro, così come consiglio tutte le sue altre opere – di cui un giorno parlerò, anche se non so ancora quando.Della stessa autrice: Anti-Romance, Arashi no Ato, Close Your Eyes, Hatsukoi no Atosaki, Malinconiche Mattine, Mizutama Puzzle, Out, Restart, Signal, Shiranai Kao.