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Dove c'è fumo


Dove c'è fumo scritto da L. A. Witt è edito da Triskell Edizioni; purtroppo non esiste un cartaceo, ma potete tranquillamente reperirlo in formato e-book sia sul sito dell'editore che su Amazon, leggendolo tranquillamente anche da pc o da cellulare, a seconda delle vostre esigenze – e vi parla una che preferisce senza ombra di dubbio il cartaceo al formato digitale, ma trovo che sia un buon compromesso per avere questo genere di libri non ancora molto distribuiti a livello nazionale.Anthony Hunter è un famoso campaign manager, ovvero un uomo pagato dal politico di turno per occuparsi della sua campagna elettorale – che sia per un ruolo nel Congresso o che sia per correre verso la poltrona da Governatore della California. Ed è proprio per questo che Roger Cameron, un suo ex-candidato ormai avanti con l'età e ritirato da tempo, ha contattato l'uomo: vorrebbe che si occupasse della campagna elettorale del nipote. Peccato che Anthony non sia del tutto convinto che sia una buona idea, visti i soggetti che la famiglia Cameron ha sfornato da parte del fratello di Roger e quando viene a sapere che il fortunato è Jesse Cameron, non può fare a meno di chiedersi se il suo ex-candidato si sia bevuto il cervello, anche se l'alternativa è un idiota come il repubblicano Casey.Tuttavia Anthony non è il tipo da ritirarsi senza neppure farsi un'idea ed è abbastanza sicuro che se Roger punterebbe sul nipote, lo fa per buone ragioni. Ovviamente però l'idea di avere a che fare con qualcosa di improvviso e dove si metta in primo piano un apparente matrimonio perfetto come biglietto da visita per un candidato Indipendente... Non lo rende entusiasta, tutt'altro. Jesse però è un uomo di fascino, portato per le telecamere e le macchine fotografiche, inoltre sembra aver ereditato il carisma di Roger per le conferenze stampa e, alla fine, Anthony non può che capitolare. E non solo per quanto riguarda la campagna elettorale. Il fatto che Jesse nasconda qualcosa lo rende inquieto, ma è sicuro di riuscire ad arrivarci velocemente... Peccato che non sia qualcosa che possa essere tenuto nascosto facilmente, specialmente quando si è fatto un passo verso una candidatura a Governatore proprio presentandosi come un marito felice con la propria moglie amata dalla cinepresa.Il libro è strutturato alternando i capitoli tra i due protagonisti, seguendo comunque la continuità degli eventi e non ripetendo le cose; l'ho trovato molto piacevole e, dato l'argomento, molto interessante. Ho un debole per questo tipo di ambientazione e, quando ho scoperto che la Witt ci aveva scritto sopra ed era stato tradotto, non ho potuto proprio evitare di prenderlo. Che dire? Non mancano le scene di intimità tra i protagonisti, ma la cosa più importante è che il tema è trattato in modo molto curato – sebbene non risulti affatto pesante, ma potrei essere di parte, dato che questi aspetti mi interessavano davvero moltissimo. Lo stile è fluido e, sebbene nell'edizione italiana ci sia qualche errore di battitura, non disturba la lettura. Trovo inoltre i caratteri davvero molto interessanti e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, anche i personaggi secondari hanno il loro peso nella storia e nelle azioni di Anthony e Jesse. Ho particolarmente apprezzato il tema della violenza domestica, trattato con la dovuta delicatezza e con un chiaro riferimento al non stereotipare il problema – come oggigiorno si tende spesso a fare, dando molte cose per scontate – al tema del razzismo islamico, finanche al modo in cui viene dipinto il mondo della politica e della sua apparenza esagerata. In ogni riga si percepisce quanto tale mondo finisca per rendere le menzogne uno stile di vita, dividendole nel cosiddetto “meno peggio” e nel giusto compromesso, dove ci si schiera a seconda di cosa fa il proprio avversario. Lascia decisamente dell'amaro in bocca, ma trovo che sia davvero molto ben trattato, non lascia spazi. Forse avrei apprezzato altri approfondimenti, ma alla fine mi rendo conto che ha avuto il suo naturale epilogo e che non poteva essere reso meglio.