Oltre il Hudùd

Il cane


Da grande avrò un cane.Io, che non ho mai sopportato i cani. Ne avrò uno tipo rotweiler, o dobermann, dal pelo lucido e lo sguardo furbo.Lo avrò da piccolo, perchè si affezioni. Perchè possa addestrarlo a comportarsi come si deve per vivere con me. E poi crescerà, si farà grande, cattivo. Da grande avrò uno di quei cani che prima di abbaiare ti guardano, ti scrutano, ti leggono dentro, ti avvertono con lo sguardo: un passo e sei morto.Da grande avrò uno di quei cani che quando sei in giornata no e ti siedi al divano, troppo stanco mentalmente per decidere che in fondo iniziare a togliere la giacca aiuterebbe a rilassarsi, quando crolli fisicamente e premi i tasti del telecomando per forza di inerzia, sperando che le immagini ti svegliano, ti venga vicino e infili la sua testa sotto la tua mano. Cosi, per piacere. Perchè a lui fa piacere, perchè sa che sei fuori controllo, e lui in qualche modo te lo vuole dimostrare. Prima di saltarti addosso costringendoti ad uscire da quello stadio amorfo che ti stava rapendo.Da grande avrò un cane che passeggi al mio fianco, fiero e incazzato. Che abbaii alle donne e si faccia accarezzare, perchè anche se incazzato le carezze fatte da mani gentili hanno sempre un altro sapore. Che guardi i bambini e non ne abbia paura, ne ne metta. Che intimorisca chi ti viene vicino già sapendo che ti sta rompendo i coglioni.Da grande avrò un cane, e sarà un amico di scorribande.