qualcosa di speciale

Non viene ammesso agli esami di terza media e i genitori lo massacrano di botte...


E' una di quelle storie che al giorno d'oggi non vorremmo piu' sentire, perche' si pensa che nel 2012 la civilta' si sia evoluta...ma forse non e' cosi' e questa notizia ne e' l'esempio lampante...Un giovane quattordicenne ecuadoriano e' stato ricoverato in stato di choc all’ospedale Gaslini di Genova...è stato massacrato di botte dai genitori, 42 anni lei e 44 lui, per non essere stato ammesso all’esame di terza media. Calci, pugni e cinghiate in un raptus di violenza inaudita, che per poco non ha portato il ragazzo a subire danni ben più gravi di quelli riportati.
Tutto è successo nell’abitazione della famiglia, nel quartiere Marina, quando il giovane è rientrato a casa comunicando ai genitori la notizia della bocciatura: la coppia ha reagito con ira inaudita, scaricando sul giovane botte violente e continuate. E’ stato lo stesso giovane a dare l’allarme: per sfuggire alle mani dei genitori si è rifugiato sul terrazzo di casa invocando l’aiuto di vicini e passanti, che hanno allertato immediatamente le forze dell’ordine che si sono immediatamente recate sul posto assieme a un’autoambulanza del 118 che ha poi trasportato il ragazzo all’ospedale Gaslini di Genova per ricevere le cure del caso.I medici che lo hanno soccorso hanno rilevato sul ragazzo traumi ed escoriazioni compatibili con quanto raccontato dal giovane, oltre ad un fortissimo stato di choc e di alterazione psico-fisica, che ha convinto i medici a trattenere il ragazzo in ospedale sotto controllo per almeno una settimana.I genitori sono stati entrambi denunciati con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e abuso dei metodi di educazione, a causa dell’inaudita violenza con cui hanno reagito a una notizia che, seppur può portare dei dispiaceri in una famiglia, non può essere una giustificazione per le botte subite dal ragazzino.Gli inquirenti, dopo la deposizione della denuncia, stanno anche indagando per cercare di capire se questo è stato il primo episodio di violenza sul ragazzo, o se invece si tratta di una condizione abituale, fatta di percosse e umiliazioni, che è sfociata nell’episodio limite con la notizia della non ammissione all’esame di terza media.Il ragazzo è stato fortunato e bravo a trovare il coraggio di chiedere aiuto sfuggendo al di fuori dell’abitazione: una vicenda così non è accettabile in una società civile: si spera che il ragazzo superi rapidamente lo choc e riesca a riprendere una vita normale.