Cosa non si inventa un datore di lavoro per togliersi di mezzo una dipendente costringendola a licenziarsi?! Arrivano al ricatto ma in questo caso...un sexy ricatto!!
E' questa la condotta che la procura contesta agli imprenditori Alvise Dozza, 44 anni, e Roberta De Conto, 56 anni, e al detective privato, Marco Milillo, 39 anni, residenti tra Conegliano e Farra di Soligo (Treviso). I tre sono stati prima indagati per tentata estorsione e poi rinviati a giudizio. Insomma un ricatto a luci rosse...i tre infatti avrebbero fatto pressioni su una dipendente 35enne, di Santa Lucia, per obbligarla a licenziarsi. In particolare la Da Conto, imprenditrice 56enne, avrebbe detto alla dipendente di essere in possesso di foto e filmati compromettenti che, se messi nella disponibilità del marito, le avrebbero "fatto saltare" il matrimonio. Una minaccia, seppure velata, resa più forte dal fatto che la dipendente era incinta e nei mesi successivi sarebbe diventata madre di una bambina.La dipendente, per nulla intimorita, invece di subire il ricatto si è presentata dai carabinieri e ha denunciato gli ex titolari e l’investigatore privato, che sono assistiti dagli avvocati Piero Barolo e Domenico Riposati. I difensori, che hanno scelto di affrontare il processo, sono certi di dimostrare l’innocenza dei clienti. «Il detective - spiega l’avvocato Riposati - non c’entra e ci sono delle registrazioni a testimoniarlo. Qui siamo di fronte a una controversia prettamente civilistica, da giudice del lavoro che è stata fatta diventare penale. Tutto nasce da un contratto a tempo determinato diventato, dopo due rinnovi, a tempo indeterminato».E aggiunge: «Dopo 24 ore dall'ultimo rinnovo la dipendente ha chiesto di stare a casa perché era incinta. A quel punto la ditta ha ingaggiato il detective che, amico di famiglia della donna che doveva pedinare, ha cercato di dare una mano per appianare la controversia. Ma così è finito sul banco degli imputati, ma è estraneo a qualsivoglia condotta estorsiva».Hai capito i furboni??! Mai mettersi contro una donna