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cellulari.........i cosiddetti telefonini


SEI DIPENDENTE...del telefonino??Il primo telefonino risale ai primi anni ’90, era un grande e ingombrante apparecchio, scomodo da portare in giro con il suo peso di quasi mezzo chilo (immagine qui accanto).Con il passare degli anni però la tecnologia ha fatto passi da gigante e l’attuale telefono cellulare è ormai un oggetto di uso comune, piccolo, leggero e tutto fare.Ma la nascita e lo sviluppo del mercato della telefonia mobile ha portato anche delle profonde trasformazioni sociali e ad una vera e propria dipendenza ad esso di molte persone.Inizialmente il cellulare era uno strumento essenziale, alla portata di pochi, il cui possesso serviva a rendere costantemente rintracciabili in breve tempo un numero privilegiato di utenti socialmente impegnati ed importanti (medici, avvocati, grossi imprenditori ecc).Ben presto, però, il cellulare ha cominciato a rispondere e alimentare il bisogno comune di essere vicini, superando i confini dello spazio e del tempo, trasformando la possibilità delle relazioni quotidiane e favorendo la possibilità di aumentare le occasioni di sentirsi con persone distanti quotidianamente.Il cellulare oggi è uno strumento che accompagna ogni momento della giornata di una persona, che aiuta ad organizzare e gestire ogni istante della vita, del lavoro e dei momenti di svago (con le agende, sveglie, rubriche, giochi, fotocamere, messaggi ecc ecc)Alcuni studi spico-scientifici hanno rivelato tre importanti funzioni psicologiche (anche non piacevoli) legate all’uso del telefono cellulare:1- regolare la distanza delle comunicazioni e delle relazioni:attraverso il telefonino ci si può avvicinare o allontanare dagli altri, ci si può proteggere dai rischi dell’impatto emotivo diretto dovuto dall’insicurezza e dalla paura di un rifiuto, ma si può mantenersi vicini e presenti alle persone di cui siamo legati gestendo meglio “l’ansia da separazione”.2- un mezzo per gestire la solitudine e l’isolamento:in molti casi il telefonino diventa simbolo “della presenza dell’altro” diventando un vero e proprio antidepressivo o ansiolitico che riempie la solitudine e il vuoto delle persone.3 – un mezzo per vivere e dominare la realtà:nei casi più gravi e pericolosi il cellulare è in grado di regalare l’idea di essere capaci di fermare il tempo, con una o più immagini, un illusione di potere che può essere spinta fino alla sensazione estrema di onnipotenza.I rischi di abusi di queste funzioni sono maggiori nei ragazzi, l’uso errato di questi mezzi nella fase della sviluppo finisce per diventare l’unico modo per relazionarsi tra loro e con il mondo che li circonda...e lo avrete notato tutte che ultimamente l'età media dell'inizio dell'uso del cellulare è scesa parecchio!!!Ma anche i soggetti più fragili sono più facili a diventare dipendenti, soprattutto se hanno problemi di autostima o di rapporti emotivi.Ma si può ipotizzare una dipendenza da telefonino quando una persone presenta questi “atteggiamenti-spia”:dedica la maggior parte del proprio tempo ad attività connesse all’utilizzo del telefonino (telefonate, sms, giochi, consultazioni, uso di foto-videocamere, ecc.), svolte in modo esclusivo o in concomitanza con altre attività; manifesta senso di stordimento, mal di testa, vertigini, dolori al viso o all’orecchio o altri sintomi fisici che possono essere collegati all’abuso del telefonino; manifesta un atteggiamento di estrema affettività verso l’oggetto telefonico che si evidenzia principalmente con la resistenza ad allontanarsi da esso anche per poco tempo; mostra un utilizzo del telefonino non giustificato da necessità, bensì come strumento per soddisfare bisogni di ordine affettivo-relazionale e come principale mezzo per comunicare con gli altri rispetto ad altre forme di comunicazione; tende ad entrare in ansia o perfino in panico, o comunque a sperimentare stati emotivi spiacevoli, se il telefonino è scarico o se non funziona; utilizza il telefonino come mezzo di protezione e di intermediazione per entrare in rapporto con altri con i quali altrimenti non si riuscirebbe a comunicare in modo diretto; propende ad utilizzare il cellulare come strumento di controllo nelle relazioni sentimentali e affettive; è incapace di mantenere dei momenti di assenza di contatto e di comunicazione con qualcuno; tende a giustificare l’incapacità a staccarsi dal telefonino con l’uso di alibi (es. ragioni di sicurezza); tende ad utilizzare il telefonino per tenere sotto controllo alcune paure o insicurezze (paura della solitudine, fobie specifiche, crisi d’ansia, ecc.); tende ad usare più telefonini, spesso linee separate in base all’utenza (es. lavoro/amici); ha l’abitudine di mantenere il telefono acceso anche di notte e di effettuare eventuali risvegli notturni per controllare l’arrivo di short message o di chiamate.E voi cari amici, siete dipendenti dal telefonino o conoscete qualcuno che lo è?