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risina

Post n°626 pubblicato il 23 Settembre 2009 da fumarinox
 
Foto di fumarinox

immagini della risina di Coltura e del sentiero tra Coltura e Ricovero verso Cansiglio


Il Livenza è stato fino alla seconda metà del ’700 una via d’acqua di grande traffico fra Venezia e l’entroterra, soprattutto per il trasporto del legname prodotto nelle foreste della Serenissima.

Per far giungere a Coltura le taie e le bore del Cansiglio (tronchi da opera e tronchetti per legna da ardere) per secoli sono state impiegate anche le risine, delle canalizzazioni a forma di grondaia adatte per la discesa a gravità e a velocità controllata del legname; essendo costruite in tronchi che andavano recuperati prima del deterioramento e smontando l’opera, delle risine più antiche non è rimasta traccia; fa eccezione quella, insieme semplice e spettacolare, che a tratti possiamo ammirare dopo i recenti lavori di riscoperta e valorizzazione da parte del Gruppo Archeologico Polcenigo (GR.A.PO). La risina di Coltura è documentata dal 1836 ed è stata realizzata tutta in pietra, a garanzia di lunga durata su un dislivello di 1100 m e con uno sviluppo di circa 3300 m: la parte superiore e più ripida è scavata in roccia; il secondo tratto, che era stato tutto acciottolato per la minor pendenza, richiedeva invece l’intervento di operai (i menador) per trascinare i tronchi con i thapin.

Un modellino del 1836 documenta anche un altro ingegnoso sistema, ma questa volta per esboscare il legname dalla conca interna del Cansiglio alla dorsale del Ceresera: il “motore alpino” ideato da Andrea Galvani di Pordenone, ove una fune metallica girata attorno a una puleggia collegava un carrello che scendeva su binari di legno caricato di pietre ad un altro, caricato con il legname, che per effetto contrappeso poteva salire i 300 m di dislivello nel tempo di soli 2 minuti.

(testo ricavato da altri blog, non riìcordo quali...)

 

risina

 
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