pezzi di pezzettini

Post Nº 284


Lei andava spesso in aeroporto.Guardava gli aerei che partivano.Li vedeva salire, allontanarsi, spezzando l'aria che comunque risanava subito.Quei aerei non portavano le sue illusioni né i suoi sogni.Lei solo li guardava.L'aria era sempre piena di una malinconia rumorosa quando guardava quei aerei che partivano senza portarsi con loro niente di lei.Adorava i piccoli porti.Tante barche piccole che partivano... a volte tornavano, ma lei guardava sempre quelle che partivano.Lasciavano ferite azzurre nel mare... ferite che guarivano improvvisamente. Ed il mare tornava in un attimo come prima. Senza cicatrici. Azzurro.Era bello vederle andare via, lente e calme. Serene, quelle barche.Era bello e triste.A volte, poche volte, sentiva che quelle barche si portavano un pezzettino di lei in posti sconosciuti.La portavano dove lei non era più lei.Ma spesso la lasciavano da sola.Nella riva. Erano solo le barche a partire... Vedere partire i treni era sempre stata una avventura un po' dolente.Sapevano di addio quelle partenze.I treni lasciavano stelle di amarezza sulle vie. Quelle vene di ferro facevano finta di non sentire il dolore, ma chissà ... magari cicatrizzavano velocemente e la impronta non si avvertiva.Lei rimaneva sempre lì.Nel binario.Guardando come se andavano via i treni senza portarsi che qualche suo pensiero, ma sempre uno povero ed insignificante,un pensiero quasi inesistente.A volte scrivere era come vedere partire treni e barche e aerei.Partivano le parole...Lasciavano ferite piccole che a volte chiudevano subito.Altre volte lasciavano graffi, segni minuscoli difficilmente percepibili ma che dolevano parecchio.Ma sempre si portavano via qualcosa che lei non capiva.A volte sentiva che erano frammenti di lei.Altre volte invece, nulla aveva senso.A volte scrivere era cosi, aerei e treni e barche che partivano e non la portavano con loro.E lei rimaneva lì, vuota.Solo parole che se ne andavano via.E nemmeno un senso avevano quelle parole...