pezzi di pezzettini

Post Nº 285


Lui... anni di matrimonio.O di convivenza.Tanto non importa.Anni di solitudine in compagnia. Ormai finiti.E sempre spostandosi. Aveva scelto un lavoro cosi.Viaggiava.Girava il mondo.A volte sentiva che il mondo gli girava intorno.Come un immenso girotondo dove lui non poteva mai salire.Viaggiava.Sempre.Spesso si sentiva Ulisse senza Itaca.Non aveva dove tornare,non aveva a chi tornare.Lei... non era mai stata una Penelope.Oppure si.Penelope fuori Itaca in inconscia attesa di un Ulisse sconosciuto.Vero,lei un po' filava carezze e pensieri.Baci lunghi e riflessioni assurde.Intrecciava uragani di colpa e piogge di silenzio.Tenerezza e pazienza.Cuciva paure antiche e speranze sfacciate.Vero,faceva un tessuto strano lei... un po' particolare.Non del gusto di tutti.Anzi,del gusto di nessuno.(Qui la autrice potrebbe inserire un paragrafo : Ulisse disse al Ciclope "il mio nome è Nessuno". Ma sarebbe un commento fuori posto e la autrice è seria ed ordinata, quindi cancellerà il commento prima di inserirlo, anzi prima anche di pensarlo).Lei voleva aria.Nuova.Oppure solo aria.Magari sentire che respirava per la prima volta.Era stanca di viaggiarsi dentro.Di domandarsi e non trovare mai risposte, di trovare risposte le cui domande non conosceva.Voleva altro.Viaggiare.Viaggiare fuori.Voleva viaggi veri.Voleva quei posti che tante volte aveva immaginato, letto, sognato, sbirciato nella TV, spiato in foto altrui.Viaggiare.Non voleva trovarsi.Lei voleva perdersi.Lui era stufo.Dire che era stanco non gli bastava. Era stufo.Si sentiva perso.Sempre.Voleva trovarsi.Mai le isole greche, in tanti giri su e giù, mai le isole greche.La Grecia si,ma le isole,mai. Manco pazzo una crociera! Ne aveva fate tante...Gente ovunque a farlo sentire più solo e più perso.No.E perché no la Grecia? Anzi le isole ...una crociera no! Non voleva gente ovunque a domandarle cavolate e lei a dovere rispondere con gentilezza.Gente ovunque a ricordarle chi era .Proprio a lei, che voleva solo perdersi.Santorini.Ecco...una isola...come lei...per perdersi...Santorini...Ecco...una isola...come lui...per trovarsi...Santorini...Il mare era bello in primavera...Serenamente sereno.Timidamente luminoso.Un po' solitario.Quasi un amante segreto.Santorini è piccola. E come prevedibile lui e lei si trovarono in una passeggiata al mare.Oppure chiedendo le chiavi in albergo.Magari in quel piccolo ristorante dove si mangiava pesce fresco (tanto fresco che sembrava vivo).Chissà davanti alle barche al porticiollo.Oppure sgranando un tramonto quasi perfetto.Si trovarono.Come logico, lei fecce lui sentirsi meno perso.Ulisse con una Itaca dove tornare.Come prevedibile, lui rubò a lei tutte le domande e tutte le risposte e le abbinò senza fatica...era bravo. Era bello stare insieme.Quasi come stare da soli, ma senza solitudine.Contro tutta logica, non si innamorarono.A questo punto e per non confondere i tre gentili lettori che restano ancora tali , ci vuole dare un nome ai protagonisti Lei = XLui = Y (Qui la autrice fa passare il tempo in fretta, omette dettagli più o meno importanti, mescola spazi e frantuma la verosimilitudine perché le sta' venendo un po' di sonnino e vuole finire al più presto possibile questa narrazione).Y aveva un fratello (detto Z) minorenne oppure maggiorenne, (non si sa e non importa),ed X si innamorò follemente di questo Z.Z la faceva dimenticare un po' chi era, si perdeva in lui... e anche se spesso aveva paura di sciogliersi per intero, di sparire in lui, era più o meno felice.X non aveva sorelle (il che sarebbe stata una bella simmetria nel racconto), ma in una riunione familiare, presentò a Y , una donna perfetta (detta "donna perfetta").Intraprendente, serena, simpatica,bella.Y cominciò un rapporto con la "donna perfetta" .La "donna perfetta" lo ascoltava poco ,ma faceva bene l'amore, anzi era veramente brava.Spesso lui tra le sue gambe si sentiva ancorato, ma finiva sempre sapendosi una barca senza porto.Nessuna storia è perfetta.Nemmeno quelle che hanno una "donna perfetta" come personaggio.Un giorno, X trovò la "donna perfetta" a letto col suo poco perfetto ma amatissimo Z, facendo delle cose perfettamente immaginabili.Fine delle aggrovigliate storielle di X Y Z e la "donna perfetta".Come prevedibile, in questo momento di sofferenza, X conforta Y e Y conforta X.(Adesso che la "donna perfetta" e Z non ci sono più nella favola, torniamo a chiamare i nostri protagonisti Lei e Lui. Solo perché la autrice è ossesiva e adora chiamare i suoi personaggi Lei e Lui e viceversa).Ecco che lei conforta lui e lui conforta lei.E come sempre, come da quel primo momento a Santorini, lui quasi non si sente perso quando lei è vicina. E lei, quando è con lui, non ha mai paura di trovarsi.Lui si domanda sempre perché cavolo non ci sono mai riusciti ad innamorasi l'uno dall'altra.Lei si domanda la stessa cosa, sempre. Poi inevitabilmente scatta la risata. Ognuno sa cosa si domanda l'altro.Ma hanno smesso di cercare la risposta molto tempo fa, chissà da quel primo momento a Santorini.Valentina Einaudi,"Santorini,la isola maledetta dove la gente trova il partner perfetto, e si innamora comunque di quello sbagliato", Feltrinelli, 2075,p. 4236.