la finestra

Tribunale


 Sono residuo, sedimentazione sofferente e sofferta. Ho filtrato nel mio fango, nel mio essere creta, ogni colpa, ogni innocenza. L'innocenza del mio istinto animale, la colpa del mio essere umana.I giudici sono sempre in attesa e hanno sempre volti da uomo. Ma nei tribunali non si assolve l'istinto animale, si aizza la bestia.L'editto è sancito: sono colpevole molto più di quanto sia innocente. Il mio sedimentare sarà la pena: infiniti granelli nella clessidra dei giorni.Non sono previsti sconti. Potrebbe essere solo un gioco del caso la deflagrazione di mille frantumi che ritornano silice.