la finestra

geisha


 
Sono una moglie del crepuscolo. Ho calcato di passi le vie imbiancate dei miei doveri mentre cercavo solchi nel cielo e segni iscritti nella terra. Ho inciso la pelle con ogni parola non detta, una tacca per ogni abiura, la più profonda nel ventre.Ora le mie mani stanno rivolte in basso, sorde all'offrire dopo aver vacillato al tocco di scontate lusinghe. Il mio orecchio si è affinato ai soffi lontani del vento. Percepisco melodie sottili nella risacca delle onde e trovo risposte al mio vagare inquieto nelle carezze di palmi vuoti. Sono la terra che scivola tra le dita e l'acqua che la impasta e ne fa argilla. Sono curva e collina. Foglie sferzate dalla violenza del temporale.