la finestra

Natale


 io flagellatore, io vittima, io defraudato...in un natale che non perdona, in un natale che è sale come ogni natale. C'è una cuspide, lama affilata, limite che mimetico si rivela solo varcato,oltre non c'è più nascita o illusione, solo ferita dai bordi slabbraticicatrice mal cucita da cui distogliere lo sguardo.Ci sono ancora luci e dolciumi, piatti elaborati, paesaggi e presepima l'incanto rimane solo negli occhi fanciullivita donata e mai più ripresa.io traditore, io ingannato, io usurpatore...io accorto, io dolente, io scoperto...quale io ami oggi? Non più l'io di ieri, nè l'io che non ha domaniè un io che immagini, un io dai contorni sbiaditi. Poca acqua nella mia cretatroppo rapido il tuo tornioe mentre tu scendi, io osservo le mie crepe disseccatee mentre tu splendi, io viviseziono il mio cuore alla luce delle tue stelle.io avanzato...