la finestra

Caro istante


seguo questo corso di sabbia che scorretra i ciotoli e la dunala pioggia d'estate piove sulla mia vitasu me la mia vita che mi sfugge mi inseguee finirà il giorno del suo iniziocaro istante ti vedoin questa tenda di bruma che indietreggiadove non potrò più calpestare quelle lunghe soglie mobilie vivrò il tempo di una portache si apre e si richiude(S. Beckett, Poesie)Ogni istante è monade sospesa nel tempo, pescata su scaffali impolverati di un archivio mai sigillato. Imparo l'arte dei ricorsi e dei ritorni. Scarto nei passi che compio, fingendo sia di volta in volta un nuovo percorso con nuovi panorami. Poi il desiderio di materia intatta agli occhi scompare e ritrovo più varietà tra le foglie degli alberi che tra i caratteri degli uomini. Quando svanisce, negli istanti rubati alla coscienza, la mia desolata tenerezza per l'essere umano, divento per un attimo pianta e sasso.Imparo a tornare fino alla prossima curva, fino alla prossima latitanza, fino alla prossima fase di silenzio: fino al prossimo istante.