la finestra

acme


 Ci sono parabole inattese, che conducono senza intenzione apparente lungo una strada sconosciuta. Con leggerezza lasciamo che i nostri passi siano guidati, con incosciente abbandono ci inerpichiamo senza chiedere indicazioni... finchè si apre un baratro, un vortice, un abisso, una vetta... qualcosa che ci rapisce e innalza (o inabissa chè in fondo è la stessa cosa), ci abbaglia e toglie il fiato, come avessimo finalmente trovato la Via, come se stessimo per udire la voce che ci darà le risposte, l'attimo di perfezione nel quale si potrebbe anche morire...... poi tutto scema, come se la salita fosse troppo impervia per condurci fino alla meta, come mancasse quell'ultimo fiato, quell'allenamento scordato, quell'esperienza saltata... e si torna confusi e storditi, increduli, convinti di aver sognato... non fosse per le gambe tremanti e il respiro mozzo...(certe musiche mi fanno l'effetto di una rivelazione mancata)