la finestra

Epifania di un inverno


Sono abissi dai fondi nascosti i fianchi neri delle montagne. I rami contorti e crudi nella loro nudità frastagliano il bianco nevoso che vela il sottobosco. L'alito gelido di un vento ramingo del nord, smuove in un brivido fremente le foglie dei larici e degli abeti, incidendo nella retina un tremolio vago e persistente.Si attende che le nuvole gravide lascino il loro sipario calare bianco e silenzioso sul mondo. A chiudere ancora per giorni l'azzurro del cielo che è stato.Qui sotto nessun letargo e nessun riposo dopo la schiusa di tenere conchiglie. Si gettano nuovamente le reti, si scolpisce ancora la grezza materia dei sogni.