la finestra

fare cattleya


Vi sono giochi linguistici che aprono orizzonti inusitati e segreti, la cui decifrazione sta in mano agli adepti, quasi che le parole rimestate in un crogiolo da alchimista divenissero pane per gli iniziati.E le fantasie più fervide si dispiegano ovviamente tra le cornici delle esperienze più radicali e assolute. L'antico bilanciere che oscilla tra amore e morte. In questa danza che funambolica stringe in assedio le torri del significato, tentando l'espugnazione attraverso l'attribuzione del nome... ecco il trapezista che volteggia senza rete.L'orchidea sembra essere nelle sue carnosità di velluto, il fiore evocatore della sensualità femminile. Musa ispiratrice di dolcezze d'alcova. Ma solo un genio come Proust poteva inventare un fare cattleya, per evocare le imprese compiute in quella stessa alcova!