W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°401 pubblicato il 03 Maggio 2011 da nagel_a
"La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura" Vi è un indizio di morte nel desiderio soddisfatto. Se la perfezione è il tentativo dell'uomo, quel tentare, quel tendere, scintilla del divino, non possono che essere frustrati, per permettere alla vita di continuare. Il dolce naufragare è la malia delle sirene, lo scioglimento del dualismo corpo e anima in un unico afflato di sensi, senza più peso, liberi da necessità che non sia quella dell'essere. [A volte la stanchezza conduce sul filo dove il vuoto inizia]
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
- Lo farò, ma solo nel mio ultimo respiro. – egli rispose - Il corpo è la tua anima ed io voglio possederne, non diventare schiavo della sua mancanza.
Il desiderio è come la mano di un amane che stringe la gola e la vita dell’altro nel tentativo di possederne tutto, Nagel:
Credi che stringendo fino in fondo soddisferà nell’ultimo respiro dell’amata/o il suo desiderio? Ovvero ne rimarrà prigioniero per sempre?
A volte capita che amante e amato siano la stessa persona, ma vi è sempre un indizio di suicidio, nella soddisfazione. Essa non esiste se non nel suo essere asintoto alle iperboli del desiderio.
Ma forse ho parlato troppo seriamente e tu, magari, volevi solo dire: “Miii, che stanchezza!”
In tal caso, parlando di baratri e percorsi, cercherò di ravviare la giornata citando le parole di un aspirante assessore che nel suo discorso pre-elettorale ai paesani promise così:
“Amici, compaesani… la precedente amministrazione ci ha portato sull’orlo del baratro, con noi faremo un passo avanti!!!”