W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°403 pubblicato il 09 Maggio 2011 da nagel_a
Non so se sia sufficiente, raccolte in solitudine le energie, chiamati in riga i pensieri, allineati come soldati di un'armata perduta, fare pace. Fare pace come dopo i litigi dei bimbi, con un sorriso e una stretta di mano. Davanti a uno specchio prima e dinnanzi a una finestra aperta poi. [A P. che raccoglie le energie e le racconta con poesia]
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
…E soprattutto far pace col cervello. E poi basta star lì fermi davanti alla finestra aperta a fissare il vuoto sotto, tanto non serve a niente: Nagel, abiti al piano terra.
E poi dicono che il drogato sono io!
(A B. che raccoglie le energie e… se le fuma. Con poesia, eh!)